Il comparto streaming ha incalzato in tutto il mondo, ma, a distanza di anni di utilizzo, gli studios hanno rilevato e riconosciuto la persistenza importanza dei cinema.
Infatti, lo streaming non sarebbe risultato ancora abbastanza forte da poter ripagare da solo le case cinematografiche degli investimenti da 100-200 milioni di dollari sostenuti a fronte della produzione di nuovi film.
Ritorno al passato
Così i grandi produttori di pellicole come Disney, Netflix e la neofita Amazon, tornano a credere nella distribuzione theatrical, restituendo importanza alla proiezione nelle sale.
Redditività
Negli ultimi anni lo streaming ha acquisito grande notorietà, divenendo il canale principale per fruire di un grande catalogo di pellicole e, nonostante la diffusione dei film e delle serie tv sulle piattaforme online sia molto redditizia (sia per i producer che per le case cinematografiche), potrebbe non essere sufficiente.
Investimenti degli studios
Infatti, tale comparto ha mostrato la propria debolezza nel garantire il rientro degli investimenti milionari effettuati dagli studios per la produzione di nuovi film o serie tv.
Il cinema
Così, al netto dell’evoluzione tecnologica, la fonte di guadagno principale per le case produttrici rimane il cinema.
Box office: la vetrina per eccellenza
Quest’ultimo, infatti, offre una vetrina fondamentale per poter rendere visibili e, dunque, pubblicizzare le nuove uscite cinematografiche.
Ceo Zaslav
Il primo che ha voluto andare controcorrente, mettendo un freno all’incalzante portata mediatica dello streaming, è stato David Zaslav – ceo di Warner Bros. Discovery – che ha specificato come l’industria delle piattaforme web di proprietà non possa sostituirsi alla produzione cinematografica.
Botteghino cinema fondamentale
Tra l’altro, Zaslav ha rimarcato che sia l’importanza del botteghino, sia la vendita dei contenuti di proprietà a broadcaster esterni rimangono sempre e comunque delle fonti irrinunciabili di guadagno per le case di produzione.
Cinema e grandi successi
A comprova di quanto sostenuto dal ceo, è possibile osservare il successo ottenuto dal film “Avatar: The way of water” (prodotto da 20th Century Studios e diretto da James Cameron), che ha fatto incassare al botteghino oltre 2,2 miliardi di dollari.
Theatrical nuova frontiera Amazon
Amazon, che ha scelto di credere e investire nel comparto theatrical, ha oltretutto adottato delle strategie di distribuzione che potrebbero mettere sotto pressione gli altri colossi come Netflix, Disney o Apple.
Investimenti per 16,6 mrd
A tal proposito, Amazon non solo ha effettuato investimenti nella produzione di titoli original per 16,6 miliardi di dollari (+28% rispetto al 2021), ma ha anche acquisito gli storici studios del leone ruggente, MGM-Metro Goldwyn Mayer per 8,5 miliardi.
Cinema: Air
Relativamente alle nuove produzioni, la casa di Bezos lancerà al cinema il film “Air”, che vede come protagonisti Ben Affleck e Matt Damon. La pellicola verrà proiettata il prossimo 05/04/2023 con una distribuzione esclusiva in tremila cinema americani.
Par condicio anche al cinema
Air, dedicato al binomio tra Nike e il campione di basket Michael Jordan, godrà di una presenza in sala molto lunga, assimilabile a quella che altri studios (non neofiti del settore) garantiscono alle nuove uscite dei propri titoli.
Super Bowl
La strategia di differenziazione degli investimenti di Amazon è poi coronata dalla programmazione di spot relativi al film di prossima uscita all’interno dell’atteso evento sportivo annuale Super Bowl (con un valore stimato di 7 mln di dollari).
Competizione al cinema
Tra l’altro, al campionato di football americano saranno presenti anche gli spot dei nuovi film “The Flash” (produzione Warner Bros. Discovery) e “Fast X” (Universal) che chiaramente saranno in competizione con Air.
Investimenti ingenti
Nel mercato del cinema, quindi, non solo Amazon ha investito quasi 17 miliardi di dollari per le produzioni, anche Netflix ha annunciato che nel 2023 ha intenzione di investire circa 18 miliardi di dollari in contenuti originali. Disney ha quasi raddoppiato il budget di spesa (33 miliardi di cui 11 in diritti sportivi), probabilmente perché prevede di sviluppare progetti più dispendiosi o in quantità superiore.
Strategia ibrida vincente
Il mondo della cinematografia, negli anni, ha subito innumerevoli evoluzioni, ma è chiaro che adottare una strategia “multicanale” – ossia optare ad ottenere introiti da tutti e tre i comparti: streaming, box office e spot – sia preferibile rispetto ad una “unilaterale”. Visti i dati, infatti, optare per un business restrittivo, non garantirebbe alle case cinematografiche il rientro dagli investimenti. (G.L. per NL)