Getty Images e Unsplash, due modelli di business diametralmente opposti, si uniscono. Ma continueranno ad operare come marchi autonomi.
Getty Images sfrutta le potenzialità di Unsplash
La notizia dell’acquisizione di Unsplash da parte di Getty Images potrebbe far erroneamente pensare ad una mossa per liberarsi di un competitor scomodo. Entrambi i servizi offrono, infatti, immagini di alta qualità. Il primo gratuitamente, mentre il secondo a pagamento.
Invece, pare che il sito di immagini a pagamento sia deciso a sfruttare le potenzialità di Unsplash.
Tutto gratis
Ciò che più potrebbe risultare sorprendente è il fatto che un sito che permette di scaricare immagini ad alta qualità free, sia sopravvissuto fino ad oggi. Soprattutto, sembra assurdo che migliaia di fotografi accettino di mettere a disposizione i propri lavori senza nulla ricevere in cambio.
Alcuni numeri
I numeri parlano chiaro: in 10 anni sono stati totalizzati più di 3 miliardi di download a fronte di un catalogo superiore a 2 milioni e mezzo di immagini, realizzate da quasi un quarto di milione di fotografi. Cifre impressionanti, soprattutto il dato sui professionisti che hanno deciso di iscriversi al sito.
Gratis non è scadente
Guai a pensare che chi decide di rendere fruibili i propri lavori a titolo gratuito, sia un amatore. Unsplash è un sito per professionisti e la qualità delle immagini lo testimonia.
Le alternative ad Unsplash
Esistono alternative ad Unsplash, come Shutterstock e Adobe Stock. Ma questi servizi, un po’ come Spotify, offrono una vasta scelta a fronte di una minima spesa per l’utente. Per cui, il creatore di un’opera si vede pagare, a singolo download, cifre che vanno dai 25 ai 38 centesimi. Numeri molto bassi, a meno che si arrivi a fare migliaia di download.
Il meccanismo degli assaggi gratuiti
La possibilità di accedere gratuitamente ad un servizio invoglia ovviamente l’utenza a usufruirne. Ma tra gli utenti di Unsplash ci sono anche professionisti dell’informazione o della comunicazione. Soggetti che si approcciano ai lavori dei fotografi in modo gratuito, ma che potrebbero anche essere interessati a qualcosa in più.
Unsplash Hire
La stessa Unsplash punta su questo meccanismo, lanciando il servizio Hire, tramite cui appunto assumere fotografi direttamente dal loro account Unsplash. Un’opzione per chi, oltre alla qualità già fornita, cerca anche l’esclusività.
Pubblicità gratuita
Unsplash diventa in quest’ottica un modo gratuito e pressoché illimitato per farsi pubblicità, ma non solo. Tramite Unsplash un fotografo può costruirsi un portfolio fatto non più di foto (o almeno, non solo), ma di download.
La visione della pubblicità
Secondo Unsplash il modo di fare pubblicità deve cambiare. Si è arrivati a un punto in cui gli utenti cercano in tutti i modi di evitare la pubblicità, bloccandola o optando per versioni a pagamento di servizi (come nel caso di Spotify) che permettono di avere un’esperienza priva di advertising.
Un nuovo modo di intendere l’advertising
Il miglior modo di farsi pubblicità diventa quello di non aggredire il pubblico con banner o inserzioni. In quest’ottica, il download e l’utilizzo, magari da parte di una testata giornalistica importante, della creazione di un fotografo, diventa esso stesso il mezzo pubblicitario migliore.
L’ammirazione di Getty Images per Unsplash
Un sistema, quello messo in piedi da Unsplash, che ha sempre trovato l’ammirazione anche della stessa Getty Images che non ha fatto mancare le sue parole di apprezzamento: “abbiamo molta ammirazione per Unsplash. Quello che state facendo per la creatività e ciò che avete costruito è incredibile”, afferma Craig Peters, CEO di Getty Images.
Espansione verso nuovi orizzonti
Alla luce di queste dichiarazioni e di quello che Unsplash ha creato, non si fatica a comprendere come mai Getty Images abbia voluto mettere le mani su questo sito. Non si tratta dunque di una mossa per liberarsi di un competitor, ma dell’espansione verso un mercato importante. (A.M. per NL)