ROMA, 16 SETTEMBRE 2008. “La politica infrastrutturale del governo è impostata bene e punta ad un’offerta più attraente: lo farà attraverso l’investimento pubblico per lo sviluppo delle reti e la semplificazione della regolamentazione”. Lo ha detto oggi il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, al convegno in occasione della presentazione del terzo rapporto sui contenuti digitali chiarendo l’impegno del governo per un settore – web, tv digitale e tv satellitare – che è in rapida evoluzione ma ha bisogno forse di trovare punti di sintesi sui quali concentrare l’attenzione da parte di tutti in una prospettiva di convergenza dimostrata anche dalla notizia data oggi dal sottosegretario di un interesse di Sky ad entrare nel costituende comitato per la banda larga. Non solo contenuti ma contenuti di qualità, potrebbe infatti essere lo slogan della mattinata dedicata a questi temi e promossa da Confindustria servizi innovativi e tecnologici che guarda con grande interesse allo sviluppo della Pubblica amministrazione in questo settore. “Il governo intende superare il digital divide e lo svantaggio in cui si trova l’Italia da questo punto vista – ha spiegato ancora Romani – bisogna cogliere tutte le opportunità che vengono offerte ad esempio dalla banda larga e larghissima”. Ha spiegato quindi che “lo Stato finanzierà circa il 10% del capitale necessario ed è solo l’inizio”. Si tratta di una dotazione di 800 milioni di euro “ma bisogna anche capire dove andare perché sulle reti infrastrutturali c’é un dibattito”. Un dibattito che ha trovato spazio anche oggi nel corso della doppia tavola rotonda sull’e-content introdotta da Alberto Tripi, presidente di Confindustria servizi innovativi e tecnologici e presidente del gruppo Almaviva, moderata dal direttore dell’ANSA Giampiero Gramaglia. Tripi da parte sua ha spiegato che “sono impressionanti le cifre che emergono dalla ricerca su questo settore, un mercato in crescita del 20% nel 2007 e vale 5,157 miliardi di euro in un momento dell’economia che non ha il ritmo travolgente che tutti vorremmo”. Per il presidente “serve sempre più spessore nell’area dell’e-government, che è un settore importante anche perché la digitalizzazione non imbroglia e il cittadino può avere dati su cui contare”. E il direttore del Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie del del Ministero della Pubblica Amministrazione, Stefano Torda annuncia un prossimo accordo tra il ministero guidato da Renato Brunetta e quello della Pubblica istruzione di Mariastella Gelmini per l’informatizzazione della scuola e dell’università. Bisogna scommettere sulla qualità, sintetizza Aldo Grasso, convinto che per il futuro bisogna “coordinare i contenuti”, questione che è centrale anche per il sottosegretario Romani. “E’ vero come dice Grasso che i contenuti, come ad esempio Lost, viaggiano su molte piattaforme e di questo bisogna rendersi conto. Ma in quel caso qualcuno ha sbagliato perché i broadcaster hanno fatto una tale confusione che nessuno ha capito più nulla della storia di una serie interessante e forse per questo può capitare di rimpiangere La freccia nera. Lost è un prodotto eccellente massacrato da chi gestiva la tv in quel momento”. Quindi coordinamento e chiarezza verso il futuro: lo chiede Romani anche parlando di reti e di banda larga mettendo a confronto le due posizioni di Telecom e di Vodafone espresse stamattina da Oscar Cicchetti (direttore business strategies & international development Telecom Italia) e Pietro Guindani (presidente Vodafone Italia). “Quando Telecom dice che è disponibile ad investire un miliardo l’anno per lo sviluppo della rete e Vodafone parla del futuro del mobile allora si capisce che sulle reti infrastrutturali c’é dibattito”, ha commentato Romani. “Il governo cerca il punto di sintesti”, per affrontare un’occasione che a suo avviso è strategica.(ANSA).