Media. Facebook vuole ripulire la propria immagine dopo i recenti scandali. E per farlo parte dal mercato delle news locali: negli USA 300 mln di $ investiti in tre anni

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Per smacchiare la propria immagine compromessa da ripetuti pesanti scandali sui contenuti pubblicati e sulla cattiva gestione dei dati degli utenti, Facebook investirà 300 milioni di dollari in testate USA di notizie locali nei prossimi tre anni. E il progetto potrebbe poi essere esportato ovunque nel mondo.
L’annuncio viene dal vicepresidente delle Global News Partnerships di Facebook Campbell Brown.
Brown ha spiegato sul suo blog che sta svolgendo un grande lavoro per capire meglio che tipo di notizie le persone vogliono vedere su Facebook.
Abbiamo chiesto ai nostri partner nel settore dell’informazione come possiamo lavorare meglio con loro per avere un impatto reale. Abbiamo avuto una risposta coerente: la gente vuole più notizie locali e le redazioni locali cercano un maggiore sostegno”, ha  scritto Brown.

Nel dettaglio, Facebook consapevole dell’importanza di contenuti “verificati ed affidabili” e fisicamente “vicini” all’utente ha deciso di espandere i propri sforzi per migliorare la propria immagine supportando le notizie locali attraverso 300 milioni di dollari di investimenti per favorire notizie, partnership e contenuti locali.
I progetti e gli investimenti già annunciati o avviati da Facebook sono diversi: tra questi c’è una donazione di 5 milioni di dollari alla fondazione “Pulitzer Center” da collocare nel lancio delle “Bringing Stories Home” presso le redazioni locali, ovvero progetti di reporting multimediale e iniziative di sensibilizzazione delle comunità locali.
Un altro investimento di 2 milioni di dollari in immagine è stato previsto per il progetto “Report for America”, dedicato al collocamento di 1.000 giornalisti nelle redazioni locali di tutta l’America nei prossimi cinque anni, mentre 1 milione di dollari sarà donato al fondo “Knight-Lenfest Local News Transformation Fund” per lo sviluppo di un centro dove le redazioni locali statunitensi potranno migliorare l’utilizzo delle tecnologie applicate all’informazione (newsgathering, sviluppo prodotto e business sostenibile).

Secondo Brown, Facebook investirà anche 1 milione di dollari nelle organizzazioni Local Media Association (LMA) e Local Media Consortium (LMC), enti che aiutano le realtà dell’informazione locale a veicolare utenti verso i propri contenuti, nonché ben 6 milioni di dollari nel Community News Project, annunciato alla fine del 2018, in collaborazione con alcuni dei più grandi editori regionali del Regno Unito – Reach, Newsquest, JPI, Archant, Midland News Association e il Consiglio nazionale per la formazione dei giornalisti (NCTJ) per reclutare tirocinanti “giornalisti della comunità” e metterli nelle redazioni locali per un periodo di due anni.
“Continueremo a combattere notizie false, disinformazione e news di bassa qualità su Facebook – ha chiosato Brown -. Ma possiamo anche cogliere l’opportunità di aiutare le organizzazioni giornalistiche locali a crescere e prosperare”.
In molti si chiedono se l’iniziativa non possa essere un tentativo di ammorbidire l’opinione pubblica (e non solo) verso Facebook dopo gli scandali legati alla diffusione di fake news sul social network, soprattutto in concomitanza delle elezioni politiche degli Stati Uniti e altri Paesi.
Che si tratti di filantropia, di una presa di coscienza del proprio ruolo di canale di informazione oppure di mero tentativo di pulire coscienza e reputazione, sta di fatto che l’annuncio di un investimento ingente ha fatto drizzare le orecchie delle realtà di informazione locale, che spesso sopravvivono in attesa di elargizioni statali sempre più tardive e insufficienti. (V.D. per NL)

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