In una nazione dove la radio è seguita solo dal 26% della popolazione i terminali Starlink inviati da Elon Musk sembravano la soluzione giusta per mantenere attive le comunicazioni. Tanto più che le infrastrutture di terra rischiano ogni giorno di essere neutralizzate. Ma alcuni analisti confermano un problema evidenziato per primo da Musk stesso: esistono gravissimi pericoli per gli utilizzatori, a cui Starlink cerca di far fronte con aggiornamenti software.
Censura
Conosciamo tutti il problema: la possibilità da parte dei governi di filtrare, controllare e distruggere siti e comunicazioni che passano tramite le reti terrestri (wired o wireless).
Starlink
È possibile da parte di un invasore distruggere direttamente le infrastrutture, ma senz’altro risulta più utile mantenerle attive, posizionandosi come man in the middle che controlla il traffico in transito. Eventualmente bloccando i messaggi non graditi o sostituendoli con i propri.
Von der Leyen
Una pratica da paesi totalitari? Come abbiamo riportato la settimana scorsa una pratica che vale anche nell’Europa di Von der Leyen, dove è ormai impossibile accedere ai portali russi Sputnik o alle Televisioni RT.
Non ci interessa qui se sia giusto o sbagliato bloccare gli organi di (dis?)informazione di Putin: l’interessante è notare che è stato scelto di farlo.
Wireless
Per aggirare il problema occorre ricorrere al wireless che viene dal cielo, alle onde radio. Ha fatto scalpore la riattivazione delle onde corte in alcune ore della giornata da parte della BBC. Ma è una soluzione?
Radio vs Social
Innanzitutto, come NL ha recentemente evidenziato, la radio non rappresenta più un mezzo di comunicazione efficace, rimpiazzata da cellulari, app e social network. Cosa particolarmente vera in Ucraina, dove la radio è il secondo mezzo meno popolare e solo il 25% della popolazione dichiara di utilizzarla come fonte d’informazione. Si tratta inoltre di un medium unidirezionale, lontanissimo dalla mentalità social delle popolazioni giovani.
Una costellazione senza censura
In questo contesto, su richiesta del presidente Zelensky Elon Musk ha inviato a fine febbraio numerosi terminali Starlink per garantire la continuità delle comunicazioni anche dopo l’eventuale distruzione delle infrastrutture da parte dei Russi. Una costellazione – sia detto per inciso – dove per decisione del fondatore stesso non esiste censura e anche RT continua a essere diffusa normalmente.
Jamming
Ma qualcosa non è andato come previsto. Un primo Tweet di Musk del 5 marzo informa infatti che il segnale proveniente dai satelliti della sua flotta viene fatto oggetto di jamming. Il fondatore di Starlink aggiunge che un semplice software update può risolvere il problema. Immediatamente, tuttavia, numerosi commentatori si sono chiesti come un intervento software possa risolvere un disturbo che avviene a livello fisico.
SpaceX reprioritized to cyber defense & overcoming signal jamming.
Will cause slight delays in Starship & Starlink V2.
— Elon Musk (@elonmusk) March 5, 2022
Priorità
Non abbiamo risposta a questi dubbi, ma in un messaggio successivo Musk arriva ad affermare come affrontare il jamming sia una priorità tanto importante da ritardare il progetto Starship e la fase due di Starlink.
Important warning: Starlink is the only non-Russian communications system still working in some parts of Ukraine, so probability of being targeted is high. Please use with caution.
— Elon Musk (@elonmusk) March 3, 2022
Usare con cautela
Il tweet più interessante è però il successivo. Testualmente: “Starlink è l’unico sistema di comunicazione non russo attivo in alcune parti dell’Ucraina, dunque la possibilità di divenire target (militare N.d.R) risulta alta. Usare con cautela.”
Two Ways
Questo messaggio viene decrittato da parte di Nicholas Weaver, ricercatore dell’ Università di Berkeley, come segue: “a differenza delle normali parabole per la televisione, quelle di Starlink emettono un segnale (oltre ovviamente a riceverlo). E’ dunque possibile per un aereo russo identificare la sorgente di questo segnale e – se ritenuto necessario – neutralizzarla”.
Un enorme bersaglio
Nelle parole di John Scott-Railton, ricercatore all’università di Toronto: “I terminali Starlink possono diventare l’equivalente di un enorme bersaglio pitturato sulla schiena dei suoi utenti”.
Potenza ridotta
A ogni buon conto l’aggiornamento software prevederà – oltre alle misure anti jamming – anche ad abbassare l’assorbimento elettrico di picco dei terminali Starlink. La ragione addotta è “permettere l’alimentazione dall’accendisigari delle automobili”, ma non possiamo escludere che si proverà anche a ridurre la potenza di emissione e con essa la tracciabilità dell’apparato da parte dell’aggressore.
Onde Corte
Il che ci riporta alle onde corte. Gli apparati di ricezione (le “radio”) consumano decisamente poco – le più piccole qualche decina di mA a 5 Volt -, sono facilmente trasportabili e non emettono alcun segnale. Certo, possono essere soggette al jamming, ma contrastare questo fenomeno è uno skill che la BBC ha affinato in decenni di guerra fredda.
Anacronismo…or is it?
Da questo punto di vista appare non del tutto anacronistica la scelta della riattivazione di questa piattaforma distributiva obsoleta: per parte nostra, insieme a dentifrici, caffè e indumenti, abbiamo inserito nel nostro pacco di aiuti destinato a Kiev proprio la nostra ultima Tecsun multibanda, insieme all’elenco delle frequenze del World Service. Just in case (M.H.B. per NL)