Media e web. Il pandoro-gate influenzerà il regolamento sugli influencer: basta anarchia. Regole stringenti come per i mezzi tradizionali

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La vicenda del pandoro della Ferragni comporterà inevitabilmente un irrigidimento del prossimo regolamento (nella forma di linee guida) Agcom che equiparerà influencer a fornitori di servizi di media audiovisivi (tv e radio), atteso a seguito della consultazione pubblica avviata sul tema con Delibera n. 178/23/CONS.

Sintesi

Il pandoro-gate che sta seriamente minando la credibilità e gli affari di Chiara Ferragni e dell’industria dolciaria Balocco (colpita duramente dallo scandalo proprio durante il più importante periodo dell’anno, commercialmente parlando), riporta in evidenza un argomento di cui abbiamo discusso a più riprese su queste pagine: la necessità di garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.

Presupposto

Il presupposto è che gli influencer svolgono un’attività analoga, o comunque assimilabile, a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi sotto la giurisdizione nazionale e sono, dunque, chiamati al rispetto delle misure previste dal Testo unico, laddove ricorrano i requisiti evidenziati nel documento sottoposto a consultazione.

I prodromi della necessità

La crescente rilevanza e diffusione dell’attività di soggetti denominati nel linguaggio corrente con il termine influencer (ma anche vloggerstreamer o creator), che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi – su cui esercitano la responsabilità editoriale – tramite piattaforme per la condivisione di video e, in generale, tramite social media, ha attirato l’interesse delle istituzioni pubbliche.

Impatto regolamentare

E ciò in considerazione dell’impatto che essi hanno sugli utenti, sui consumatori e sulla società, conducendo all’avvio di iniziative regolamentari in numerosi Paesi europei.

Le riflessioni di Agcom

È proprio in tale contesto che si erano fondate le riflessioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) circa le disposizioni normative e regolamentari applicabili a questi soggetti, anche al fine di favorire una maggiore trasparenza e consapevolezza nei confronti degli stakeholder e del pubblico.

Via alla consultazione pubblica

Così, il Consiglio dell’Autorità aveva deciso all’unanimità, nella riunione del 13 luglio 2023, di indire una consultazione pubblica sulle misure per garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.

Linee guida

L’Autorità, in quell’occasione, aveva ritenuto che il contenuto del documento avrebbe potuto, in esito alla consultazione pubblica, “trovare un adeguato veicolo regolamentare nella forma delle Linee-guida, le quali, oltre a presentare il pregio di una maggiore flessibilità rispetto a un regolamento, meglio si attagliano alla concreta fattispecie degli influencer”.

Influencer come FSMA

Il presupposto è che gli influencer svolgono un’attività analoga, o comunque assimilabile, a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi sotto la giurisdizione nazionale e sono, dunque, chiamati al rispetto delle misure previste dal Testo unico, laddove ricorrano i requisiti evidenziati nel documento sottoposto a consultazione.

Diversi tipi di influencer

Inoltre, vista la peculiare natura dei soggetti qualificabili come influencer e dei servizi audiovisivi da questi prestati, l’Autorità ha ritenuto opportuno diversificare tra due diverse categorie di influencer.

Influencer professionisti

Alla prima categoria appartengono i “soggetti che propongono contenuti audiovisivi in modo continuo, con una modalità di offerta e organizzazione degli stessi tale da renderli sovrapponibili a un catalogo di un servizio di media on-demand (ad esempio, i canali YouTube).

ROC & SCIA

Per questi soggetti si renderà dunque opportuna l’applicazione della totalità degli obblighi previsti dal Testo unico, ivi inclusi, a titolo esemplificativo, l’iscrizione al ROC, la disciplina in materie di opere europee e indipendenti, la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività)”.

Influencer semi professionisti

Nella seconda categoria sono da ricondurre i soggetti che “operano in maniera meno continuativa e strutturata, ai quali, di contro, non appare giustificata l’applicazione nella sua interezza del regime giuridico previsto per i servizi di media audiovisivi a richiesta”.

Fornitori di contenuti

“Un’estensione del quadro giuridico e regolamentare risulta conciliabile con la natura degli influencer in ragione della natura dell’attività da questi prestata e della sovrapponibilità della stessa con la fornitura di un servizio di media audiovisivo”, spiega Agcom, che “intende dunque, con l’avvio della citata consultazione pubblica, individuare un quadro chiaro e trasparente delle disposizioni applicabili anche agli influencer, assicurando, tuttavia, di non prevedere oneri burocratici non necessari”.

Piattaforme di condivisione video

Ai servizi di piattaforma per la condivisione di video si applicano comunque le disposizioni di cui agli articoli 41 e 42 del Testo unico e i regolamenti attuativi adottati dall’Autorità.

Piattaforme strumentali

Tali servizi sono, pertanto, “esclusi dall’applicazione del provvedimento che verrà adottato ad esito della consultazione in quanto tali piattaforme rappresentano esclusivamente lo strumento tramite il quale gli influencer rendono disponibili al pubblico i propri contenuti.

Disciplina ferma

Resta, dunque, ferma la disciplina relativa alle piattaforme delineata dal medesimo Testo unico”.

Durata della consultazione

La consultazione pubblica ha avuto una durata di 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento (avvenuta il 21/07/2023) sul sito web istituzionale dell’Autorità.

La documentazione della consultazione pubblica

La consultazione pubblica, constava di tre allegati:
Allegato A:  Consultazione pubblica relativa alle misure volte a garantire il rispetto, da parte degli influencer, delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi

Allegato B:  Relazione di AIR SEMPLIFICATA Delibera n. 211/21/CONS

Allegato C:  Modalità di consultazione

Irrigidimento da pandoro

E’ chiaro che la vicenda del pandoro Ferragni-Balocco, per la sua particolarmente odiosa connotazione speculativa su bambini malati, è destinata ad incidere pesantemente sui contenuti delle linee guida che Agcom pubblicherà a seguito della consultazione pubblica, probabilmente stimolando un irrigidimento delle misure volte a contrastare fenomeni di questa natura. (M.R. per NL)

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