Relazione annuale 2022 Agcom: evidente il declino, con tratti di irreversibilità, del comparto editoriale classico, da oltre un quindicennio in perdita di copie, pubblicità. Complessiva tenuta, in termini di valore economico e di audience, del settore radiotelevisivo free to air largamente attestato su piattaforma digitale terrestre. Contrazione dei ricavi conseguiti dalla televisione a pagamento su piattaforma satellitare. Crescita rilevante di ricavi, offerta di contenuti e numero di abbonati da parte dei servizi VoD offerti su piattaforma Internet, tentati dallo sbarco sul mercato pubblicitario, alla luce di una tendenziale saturazione della platea degli abbonati e dell’inasprirsi della tensione competitiva sul mercato di riferimento.
La Relazione annuale 2022
Oggi è stata presentata alla Camera dei deputati la Relazione annuale 2022 di Agcom sull’attività svolta e sui programmi di lavoro. La relazione annuale 2022 (qui il documento integrale) è stata illustrata da Giacomo Lasorella, Presidente dell’Agcom.
Nel mercato dei media, Agcom ha sottolineato le tendenze in atto, analiticamente riportate negli Osservatori trimestrali e nei dati illustrati nella Relazione annuale 2022, che disegnano alcune chiare direttrici.
Declino evidente della carta stampata
“È evidente il declino, con tratti di irreversibilità, del comparto editoriale classico, da oltre un quindicennio in perdita di copie, pubblicità e, conseguentemente, di ricavi e valore, sia nel settore dei quotidiani, sia (in misura ancora maggiore) nel settore dei periodici”, ha spiegato Lasorella.
Tengono DTT e tv free to air, a fronte di contrazione di ricavi della pay tv sat
Per contro, la Relazione annuale 2022 “conferma una complessiva tenuta, in termini di valore economico e di audience, del settore radiotelevisivo free to air largamente attestato su piattaforma digitale terrestre, mentre viene rilevata una contrazione dei ricavi conseguiti dalla televisione a pagamento su piattaforma satellitare, che potrebbe anche costituire il primo segnale di una tendenziale raggiunta maturità della piattaforma stessa”.
Su Video on demand
“Quasi specularmente – anche quale effetto della crisi pandemica e del lockdown del biennio 2020/21, oltreché della specifica attrattività dei propri contenuti più pregiati – si osserva una crescita rilevante di ricavi, offerta di contenuti e numero di abbonati da parte dei servizi VoD offerti su piattaforma Internet.
Crescente peso della pubblicità online
Parallelamente si evidenziano da un lato il crescente peso della pubblicità online (a beneficio delle grandi piattaforme, in particolare) rispetto ad un perdurante calo della raccolta sui mezzi tradizionali, e d’altro lato l’emergere di una offerta free anche su piattaforma Internet, che ragionevolmente andrà in futuro a strutturarsi e ad ampliarsi sull’esempio del bouquet Pluto proposto dal novembre scorso da ViacomCBS”, si spiega nella Relazione annuale 2022.
Revisione modello di business degli OTT, tentati dalla pubblicità
Infine, la Relazione annuale 2022 pone l’accento, quale indicatore di prospettiva, sulla “possibile e graduale revisione del modello di business da parte dei grandi player dello streaming, tentati dallo sbarco sul mercato pubblicitario, alla luce di una tendenziale saturazione della platea degli abbonati e dell’inasprirsi della tensione competitiva sul mercato di riferimento, con conseguente pressione sulla redditività”. (E.G. per NL)