Divorzio in vista tra Discovery Italia e Publikompass (Pk), concessionaria pubblicitaria che si occupa della raccolta dei canali televisivi su digitale terrestre e satellite Real Time, Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel & living e infine Animal Planet, guardando ad una nuova alternativa.
La concessionaria guidata dall’a.d. Maurizio Scanavino è legata al network da un contratto la cui scadenza è per la fine del 2011. L’intenzione di un eventuale rinnovo da parte di Discovery Italia, però, dovrà essere palesata entro settembre. In caso di mancata prosecuzione del rapporto, si apriranno due strade: selezionare una nuova concessionaria oppure gestire internamente la raccolta. Discovery Italia sembra essere propensa alla seconda alternativa: costruire una struttura captive al fine di sostituire in toto l’operato di una concessionaria esterna. La gestione dell’ente infragruppo sembra essere già cucita addosso a Giuliano Cipriani, ex coordinatore della neodivisione Advertising Development di Condè Nast, nonché proveniente proprio da Publikompass. La scelta di optare per la raccolta diretta è complice della decisione aziendale, già consolidata, di dedicare maggiori investimenti sulla sede di Milano, dando il via ad un hub creativo europeo, nell’ulteriore ottica di esportare il canale Real Time in nuovi paesi del vecchio continente. Chi accuserà il colpo del divorzio tra Discovery Italia e Publikompass sarà sicuramente la concessionaria del gruppo La Stampa, che ha chiuso il 2010 con una raccolta di 230 milioni di euro, guadagnando un sostanziale pareggio di bilancio. In occasione della presentazione dei conti 2010, l’a.d. Scanavino, ha anticipato un forte incremento previsto per il settore digitale, e i dubbi sul futuro della stampa, soprattutto in merito all’incertezza del proseguimento dell’incarico con Libero, in balia del raggiungimento degli obiettivi di raccolta (per ora toccati nel primo semestre del 2011). (C.S. per NL)