Rai e Mediaset continuano a regnare incontrastate sugli ascolti televisivi, ma è Fox (Sky) a registrare i maggiori ricavi all’interno del Sic (Sistema integrato delle comunicazioni) relativo al 2014, davanti a Fininvest e Rai.
Quotidiani in continua recessione, con -6,5% nelle vendite di settembre 2015, rispetto al mese omologo del 2014. Bene la radio, con ascolti stabili e più concentrati nelle emittenti leader. Quasi il 95% degli utenti che navigano sul web passano attraverso Google, con Whatsapp che avanza e conquista ben tre posizioni rispetto a settembre 2014: queste sono alcune delle rilevazioni fornite dall’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom, nella sua quarta edizione del 2015. Per quanto riguarda gli ascolti, l’Osservatorio mostra come Rai e Mediaset abbiano subito una significativa flessione in cinque anni: nel giorno medio, Rai scende dal 41,3% al 36,3% del settembre 2015, il Biscione dal 37,4% al 31,8%. Nonostante l’inversione di marcia, i due principali operatori continuano a primeggiare con notevole vantaggio rispetto agli altri soggetti: Sky-Fox e Discovery sono entrambi al 6,9% (nel 2010 il gruppo guidato da Marinella Soldi era all’ 1% di share), La 7 è al 3,4% nel giorno medio, Viacom all’ 1,5%. Le altre emittenti (comprese le tv locali) raggiungono una quota complessiva pari al 13,3%, perdendo lo 0,8% rispetto a giugno, un dato che sicuramente indica una malcelata precarietà finanziaria crescente del settore, accentuata dal passaggio al digitale e dall’ incertezza sull’uso delle frequenze terrestri non coordinate, cioè non assegnate all’ Italia in sede internazionale. Per quanto riguarda i quotidiani, i dati sono quelli dell’Ads (Accertamenti Diffusione Stampa, società che certifica e divulga i dati relativi alla stampa quotidiana e periodica in Italia), rilevati su 64 testate: le vendite subiscono una flessione di circa 350mila copie nel settembre 2015 rispetto a giugno 2014. Nella radio guidano, nel primo semestre del 2015, Rtl 102.5 con il 19,3% di quota d’ ascolto, seguita da Rds 100% Grandi Successi, che, con il 13,6% di quota, scavalca Radio Dee Jay rispetto al primo semestre 2014. Il ranking per utenti unici di Internet, secondo i dati di settembre 2015 raccolti da Audiweb, vede stabili nelle prime tre posizioni Google, Facebook e Microsoft, con Google che ha il 94,1% degli utenti che hanno visitato un sito o utilizzato un’applicazione. Facebook registra l’80%, ma ha un tempo medio mensile di navigazione a persona pari a 14 ore e otto minuti rispetto alle cinque ore e 24 minuti di Google. Al quarto posto, guadagnando tre posizioni, arriva WhatsApp, con nove ore e 42 minuti di tempo medio mensile a persona. I dati del Sistema Integrato delle Comunicazioni di Agcom segnano 17,4 mld complessivi nel 2014, che indicano una contrazione del 2,8% sul 2013. Dal 2007 la flessione è intorno al 30%. La distribuzione delle risorse è molto concentrata: sono solo venti i soggetti (Internet incluso), a controllare il 70% dei ricavi complessivi. Per quanto concerne l’indice dei prezzi da settembre 2011 a quello del 2015, salgono i quotidiani (+22,2%), le pay tv (15,9%) e il canone Rai (+2,7%) mentre restano invariati i prezzi dei periodici. Quanto ai bilanci, infine, tutti i settori sui quali Agcom ha fornito un quadro di sintesi hanno ridotto i ricavi nel quinquennio 2010-2014, con una notevole recessione dell’editoria (-31,2%) pari a oltre 2 mld di euro, mentre il settore televisivo subisce una perdita pari al 15,7% (1,5 miliardi, di cui un miliardo in meno di risorse pubblicitarie). Bene la pay tv che segna un notevole aumento delle risorse. (S.F. per NL)