La Rete delle associazioni comunicatori e management costituisce un’unità operativa
La Rete delle associazioni dei comunicatori e del management – tra i cui membri vi sono Ascai, Cida, Com&Tec, Confassociazioni, UNA, Iaa, FERPi – ha dichiarato di voler “mettere a disposizione del Paese le competenze, l’esperienza e le capacità progettuali dei propri soci”.
Sono stati, così, chiamati, a formare un’unità operativa, professionisti specializzati e qualificati, in tutte le aree inerenti le crisi nazionali. Il pool – di esperti delle diverse associazioni – è messo a disposizione delle istituzioni a livello nazionale, regionale e locale per avere una comunicazione e un confronto costruttivo e decidere insieme il progetto a sostegno delle aziende italiane e a difesa della reputazione dell’Italia in questo momento.
Le azioni fondamentali per la ripresa
Sono due le mosse principali per attuare tutto ciò secondo la rete di associazioni. La prima è comunicare che l’Italia non si ferma, trasformando l’attuale “comunicazione di crisi” in “comunicazione positiva”. Azioni di comunicazioni di gestione della crisi, di business continuity e di rilancio reputazionale.
La seconda riguarda il lavoro: imprenditori e lavoratori raccontano di come sia cambiata l’organizzazione e la comunicazione nei posti di lavoro e le conseguenze sulle famiglie.
Il piano della Rete delle associazioni prevede che i giovani siano protagonisti del riavvio della nostra nazione e del percorso di rilancio dell’immagine del nostro Paese nel mondo.
“Ogni associazione delle Rete vanta competenze specifiche di alto valore professionale in tutti i campi della comunicazione e della gestione aziendale”. Vi è scritto così sulla nota di presentazione. “Un patrimonio di cultura e professionalità di cui l’Italia ha bisogno, e di cui forze sociali e istituzioni possono avvalersi per rilanciare la reputazione e l’economia del nostro Paese”.
Piattaforme streaming pronte ad offrire più contenuti gratuiti
In queste settimane di preoccupazione, senza possibilità di uscire all’aperto, e con quasi tutte le attività sportive sospese, rimangono poche scelte d’intrattenimento.
Le piattaforme streaming – a pagamento e gratuite – sono venute incontro ai cittadini italiani offrendo proposte interessanti.
Rai Play, come anche Dplay e Mediaset Play, ha eliminato l’obbligo di registrarsi e offre tutta la propria library.
L’associazione culturale SMK Videofactory ha lanciato l’iniziativa OpenDDB, con la quale permette l’accesso e la visione di un ampio catalogo di titoli, film, documentari, il tutto senza alcun costo.
A seguito della registrazione Amazon Prime Video sarà gratuito fino al 31/03/2020, mentre Infinity – di Mediaset – regala due mesi di visione, anche a coloro che non si abbonano alla piattaforma. (N.S. per NL)