18° Rapporto sulla comunicazione del Censis: esplosione della tv connessa con 52,8% di utenza (+10,9% in un anno) e boom della mobile tv, che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 34,0% di oggi. DTT quasi – 4% in un anno. Radio, con l’80% degli italiani che l’ascolta è regina dell’ibridazione: l’ascolto via pc è al 20,4%; quello con smartphone al 29,2% (+5,4% in un anno). In auto il 69% della fruizione.
Target 14-29 anni: 93,4% utilizza WhatsApp, l’83,3% YouTube, l’80,9% Instagram. Forte incremento di TikTok (il 54,5%), Amazon (il 54,3%), Spotify (il 51,8%) e Telegram (il 37,2%). In flessione Facebook (il 51,4%) e Twitter (il 20,1%).
18° Rapporto sulla comunicazione Censis
La rilevazione dei consumi mediatici degli italiani emergente dal 18° Rapporto sulla comunicazione, evidenzia che il dato di fruizione della televisione in generale rimane pressoché stabile, inteso come saldo tra la contrazione del numero di telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -3,9% rispetto al 2021), una lieve crescita di quella satellitare (+1,4%), il forte rialzo della tv via internet (web tv e smart tv salgono al 52,8% di utenza, ovvero oltre la metà della popolazione: +10,9% in un anno, come anticipato da NL nei mesi scorsi) e il boom della mobile tv, che è passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 34,0% di oggi (più di un terzo degli italiani).
Radio resiliente. Come sempre
Allo stesso tempo, il 18° Rapporto sulla comunicazione rileva che la radio continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media.
Quasi l’80% degli italiani ascolta la radio
Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,9% degli italiani (stabili da un anno all’altro), ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale si attesta al 48,0% di utenza (-0,8% rispetto al 2021), l’autoradio sale al 69,0% (4,6 punti percentuali in più).
Post lockdown
Un incremento evidentemente da legare alla cessazione delle limitazioni alla mobilità precedentemente imposte a causa dell’emergenza sanitaria.
Bene IP
L’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc è rimasto invece stabile al 20,4% e la fruizione del mezzo attraverso lo smartphone diventa sempre più rilevante (lo fa il 29,2% degli italiani: +5,4% in un anno).
Utilizzo web ancora su
Ancora tra il 2021 e il 2022 si registra un forte aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani (l’88,0% di utenza, con una differenza positiva di 4,5 punti percentuali).
Sovrapposizione
Ciò mostra una perfetta sovrapposizione con quanti utilizzano gli smartphone (l’88,0%: +4,7%), mentre il rapporto Censis sottolinea come lievitino complessivamente all’82,4% gli utenti dei social network (+5,8%).
Stampa sempre all’inferno
Per i media a stampa, invece, secondo il 18° Rapporto sulla comunicazione Censis si accentua ulteriormente la crisi ormai storica, a cominciare dai quotidiani cartacei venduti in edicola, che nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani, ridottisi al 25,4% nel 2022 (con una differenza pari a -3,7% in un anno e -41,6% in quindici anni). Si registra ancora una limatura dei lettori dei settimanali (-1,6%) e dei mensili (-0,6%).
+33% per editoria online
Gli utenti dei quotidiani online invece aumentano al 33,0% degli italiani (+4,7% in un anno), un numero comunque inferiore a quanti utilizzano i siti web d’informazione generici (il 58,1%: +4,3%).
Social dominano tra 14-29enni
Tra i giovani (14-29 anni) c’è stato un ulteriore passo in avanti nell’impiego delle piattaforme online. Il 93,4% utilizza WhatsApp, l’83,3% YouTube, l’80,9% Instagram.
Giù Facebook e Twitter
Si osserva, in particolare, un forte incremento dei giovani utenti di TikTok (il 54,5%), Amazon (il 54,3%), Spotify (il 51,8%) e Telegram (il 37,2%). In flessione, invece, Facebook (il 51,4%) e Twitter (il 20,1%). Qui per gli approfondimenti. (E.L. per NL)