“Lo abbiamo sentito anche adesso, va avanti a colpi di insulti, di accuse pesantissime, di male parole. E’ il fenomeno Beppe Grillo, non a caso nato con un colossale ‘vaffa’ indirizzato con più destinazioni, con più destinatari. Molti hanno parlato di neoqualunquismo, forse anche per provare a esorcizzare il pericolo. Ma cosa accadrebbe se un giorno all’improvviso, un pazzo, uno squilibrato, ascoltate quelle accuse contro Tizio o Caio all’improvviso, un brutto mattino premesse il grilletto? Una volta in Italia c’erano i cosiddetti ‘cattivi maestri’ che additavano come nemico un commissario di Polizia, un giornalista, un magistrato e accadeva, purtroppo, che qualcuno pazzo o meno andasse, premesse il grilletto e qualche volta uccidesse. Oggi non abbiamo più, per fortuna, maestri cattivi né buoni. Abbiamo qualche apprendista stregone, evidentemente. La Storia – si dice – una volta tragica quando concede repliche diventa una farsa. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un percorso inverso, dalla farsa alla tragedia? Cosa accadrebbe se un mattino, un brutto mattino, qualcuno, ascoltati quegli insulti, quelle male parole contro Tizio o contro Caio, premesse un grilletto all’improvviso?”Queste parole, testuali, sono state pronunciate questo pomeriggio da Mauro Mazza, nel suo consueto editoriale all’interno del telegiornale da lui diretto. Al di là di qualunque idea ognuno possa essersi fatto del “fronte-Grillo”, del “V-Day”, della cosiddetta ondata di antipolitica, quest’invettiva che dà la vaga impressione d’essere stata imposta dall’alto appare, francamente, eccessiva. (Giuseppe Colucci per NL)