Tv, gioia e dolore dei gruppi editoriali italiani: pochi resistono al fascino della Vecchia Signora, ma ancor meno le sopravvivono. Dopo RCS, che immemore dei lontani (1980), infelici (15 miliardi di lire), trascorsi di PIN Primarete Indipendente aveva voluto corteggiare nuovamente il medium pagando un (nuovo) conto salato (10 mln di euro), anche Feltrinelli rinuncia alla liaison dangereuse con Gazzetta Tv, cedendo il passo di LaEffe (LCN 50), pare, a Sky e/o Viacom. Se già era costosa in analogico, in digitale la tv è diventata ancora più competitiva e selettiva e se prima qualche audace alla Cecchi Gori poteva attendere qualche anno prima di tirare le somme (dell’immancabile disastro), ora basta un esercizio fiscale o poco più. Con un’inversione di proporzione dettata dalla numerazione sul telecomando: più questa è alta, più è breve la durata dell’esperienza.