“Quando una persona perde il controllo di sé non si manda in onda per rispetto”. Con queste parole Mario Giordano, direttore di Studio Aperto, è stato il primo dei direttori di telegiornale di Mediaset a rifiutarsi di mandare in onda le immagini del malore che domenica, durante un incontro a Montecatini con i giovani di Forza Italia, ha colpito l’ex presidente del Consiglio Berlusconi; secondo Giordano si tratterebbe di “immagini davvero forti, che costituiscono una violazione della privacy dell’interessato”. D’accordo con lui, gli altri due direttori Emilio Fede e Carlo Rossella, si sono uniti al fronte e si sono anch’essi rifiutati di trasmettere i fotogrammi che ritraggono Berlusconi durante gli istanti dello svenimento “in diretta”. Fede, con un tono di voce ai limiti del melodrammatico, ha annunciato durante il tg delle 19 (di domenica) che “Sky si è dimostrato morboso nel mandare in onda quelle immagini cento volte. Non si fa spettacolo con il dolore”. Cosa dire allora sulle immagini di morte che ci pervengono dai tanti fronti di guerra su cui i nostri giornalisti ci documentano giornalmente? Non è forse dolore-spettacolo quello? Ma, in ogni caso, al di là dell’ovvia solidarietà nei confronti di Berlusconi, la linea editoriale che ha scelto Sky è stata diametralmente opposta rispetto a quella dei tre canali del Biscione, allorché il direttore di Sky Tg24, Emilio Carelli (che ha trascorso molti anni alla corte di Berlusconi, al tg5), ha, dapprima, scelto di trasmettere in onda l’intero discorso del leader di Forza Italia (mai pensando al “peso” che, poi, avrebbero avuto quelle immagini) e, successivamente, ha trasmesso in continuazione le immagini del collasso, sino a provocare l’ira e l’indignazione dei direttori di Mediaset. Occorre dire, a discolpa di Carelli e del suo entourage, che immediatamente dopo l’accaduto, per un’ora e venti minuti non sono state trasmesse immagini che ritraevano Berlusconi durante e dopo il malore, ma è andato in onda soltanto il volto dell’inviata Jana Gagliardi, che aggiornava gli spettatori sulla situazione. Dalle 14.30 in poi, previa consultazione con Scapelli, medico personale di Berlusconi, e Bonaiuti, il suo portavoce, la rete satellitare ha ripreso a mandare in onda a tutto spiano le immagini “crude” dell’ex premier con gli occhi sbarrati, soccorso proprio dal medico Scapelli. Tutto questo ha provocato le dure reazioni dei direttori delle tre reti Mediaset, che hanno duramente condannato l’atteggiamento della rete e del suo direttore, che, però, si è prontamente difeso affermando: “Respingo le accuse. Abbiamo mostrato quelle immagini più volte, nella prima mezz’ora, perché erano un documento. Poi dalle 14.30 ho dato disposizione che il malore andasse una sola volta, per ogni edizione del tg. Abbiamo mostrato molte volte anche Berlusconi che sta bene e saluta”. Per la cronaca, l’esclusiva di Sky ha fruttato molto, oltre che sul piano dell’audience, anche su quello prettamente economico, avendo venduto le immagini ai maggiori network del pianeta, dalla Cnn ad Al Jazeera. In questa diatriba, non è riuscita a dare un parere univoco neanche il consueto arbitro di queste situazioni, l’Agcom, dal momento che due esponenti dell’Autorità, intervistati da due diverse emittenti, hanno mostrato pareri differenti a riguardo. Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità, ospite di Fede, si è detto “pienamente d’accordo con la scelta del tg4 di tutelare la dignità e l’immagine della persona in un momento così difficile”; di parere contrario Mauro Paissan, anch’egli esponente dell’Autorità, convinto che “quelle immagini andavano trasmesse, perché Berlusconi è un uomo politico, era ad una manifestazione pubblica, e non c’era nulla di lesivo della sua dignità in quei fotogrammi”. . (G.C. per NL)