Tassa di scopo e creazione di un Centro nazionale di cinematografia (sul modello francese) sono i due punti principali della proposta di legge della senatrice dei Ds, Vittoria Franco, e del deputato della Margherita, Andrea Colasio. Il centro-destra, per bocca della deputata di Forza Italia (nonché responsabile spettacolo del suo partito) Gabriella Carlucci ritiene la proposta “vecchia”, che “ci riporta agli anni sessanta”. “Abbiamo raggiunto un testo in buona parte condiviso, dall’Anica a 100 autori”, ha, invece, ribadito Colasio, uno dei firmatari della proposta. “La nostra proposta trova un equilibrio tra prodotto industriale e opera d’arte, susciterà anche dissensi legittimi, ma siamo disponibili a perfezionarla”. Sky, intanto ha fatto sapere di dissentire circa l’introduzione della tassa di scopo, così come Davide Rossi, presidente di Univideo, secondo cui il comparto home video non sarebbe in grado d’affrontarla. Favorevoli, invece, Anica (Associazione industrie cinematografiche televisive) e l’associazione 100 autori, mentre Giancarlo leone, vicedirettore generale della Rai, ha manifestato il proprio gradimento per la creazione di un organo come il Centro nazionale di cinematografia, specificando, però, che i fondi non dovrebbero gravare ulteriormente sul servizio pubblico. (Giuseppe Colucci per NL)