E’ scomparso lo sceneggiatore Lucio Mandarà, autore di molte serie di grande successo che hanno segnato l’epoca della grande stagione degli sceneggiati televisivi tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta.
Nato a Laurana, in Croazia, da padre siciliano e da madre austriaca, viveva in provincia di Ragusa, in quella Sicilia che gli ha ispirato le ricerche per il suo soggetto più conosciuto, “L’amaro caso della baronessa di Carini”, ispirato ad un racconto del Cinquecento e realizzato nel 1975 con la regia di Daniele D’Anza. Altre sue famose sceneggiature sono: “Cristoforo Colombo”, “Le mie prigioni”, “Il giovane Garibaldi”, “Il segno del comando”, “Petrosino”, “Majakovskij”, “La Medea di Porta Medina”, “Progetto Atlantide”, “La vigna di uve nere”, “La donna della luna”, “Il segreto del Sahara”, “La scalata”, “Fuga dal Paradiso”. Oltre alla passione per le vicende storiche del nostro Paese, Mandarà amava anche la fantascienza e il genere “noir”, interessi che riusciva a trasporre nella scrittura dei suoi testi, sempre pervasi da un’ampia gamma di emozioni e sensazioni e ricchi di una raffinata suspense. Lucio Mandarà era associato alla Siae dal 1968. (SIAE.it)