Dovrebbe essere questioni di giorni, se non di ore, la definizione della cessione degli assetti DTT di Telecom Italia Media, tra cui spicca, ovviamente, La 7.
Chi comprerà lo farà soprattutto per acquisire il posizionamento d’ascolto de La 7, che negli ultimi anni si è ritagliata un posto di rispetto nell’informazione televisiva. Dovrebbe spuntarla Cairo, anche se il rinnovato interesse in extremis del fondo di private equity Clessidra potrebbe riservare sorprese. Una bella scommessa, quella dell’ex commerciale Publitalia che dal 1995 si è fatto spazio con perizia e sagacia nel settore dell’advertising multimediale italiano. Perché, per quanto promettente in termini d’ascolto, La 7 è comunque una rete che ha ancora una penetrazione minimale nel mercato pubblicitario televisivo e, da sola, difficilmente potrebbe consentire a Cairo di fare un ingresso in pompa magna come concessionario di se stesso. Da sola, appunto. Perché è proprio sulle negoziazioni riservatissime che Cairo avrebbe da tempo in corso con altri player interessati a razziare (più che a rosicchiare) il fettone della pubblicità tv destinato a Mediaset e RAI, che si stanno concentrando i timori dei duopolisti.