Lancia un segnale di allarme la stampa nazionale specializzata in agricoltura, agroalimentare, ambiente, territorio (UNAGA), per la scomparsa di alcune trasmissioni e rubriche radiofoniche e televisive di livello nazionale, che avevano svolto un ruolo importante per la corretta informazione e comunicazione nei settori considerati.
Come GR Agricoltura, Italia Agricoltura, Agri3, Habitat. Ciò ha ridotto notevolmente le opportunità per i citati importanti comparti della nostra società di avvicinarsi ai cittadini. E’ questa una delle criticità dell’informazione specializzata emerse a Roma, in occasione della prima riunione dei vertici nazionali della stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio dopo il Congresso di Aquileia (UD) che era stato organizzato dall’ARGA FVG. Tale riunione si è svolta nella sala “Walter Tobagi” della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana). L’UNAGA, che raggruppa le Associazioni regionali (le ARGA) è infatti un Gruppo di specializzazione della FNSI. L’occasione ha consentito di approfondire le criticità del giornalismo italiano. Ma anche di percepire spazi migliorativi per chi esercita il mestiere, anche non soltanto come occupazione primaria. Ad accogliere l’UNAGA nella sede del sindacato dei giornalisti è stato, infatti, Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Fnsi. E assieme a lui si è parlato delle mansioni degli addetti stampa di aziende pubbliche e private, che debbono essere iscritti all’Ordine dei giornalisti, a garanzia del ruolo della comunicazione corretta e coerente, nel settore privato come in quello pubblico. E anche di come accada che l’informazione venga a volte fornita in modo distorto, spesso per lo scarso approfondimento delle materie prese in esame. Ciò, è stato evidenziato, accade non solo su tematiche agricole e agroalimentari, ma anche su quelle ambientali. A volte soltanto per spettacolarizzare argomenti d’effetto. Dal che emerge evidente la necessità di una grande professionalità da parte di chi deve comunicare. Si è quindi parlato delle reali difficoltà causate dalla riduzione dei finanziamenti alla stampa. Ma è anche stato annunciato da parte di Rossi che le aziende editoriali affiliate all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) hanno siglato un accordo che prevede l’adeguamento del tariffario per i collaboratori di tali testate. Soddisfazione è quindi stata espressa da parte del Presidente dell’UNAGA, il veneto Mimmo Vita, e dei vicepresidenti, il friulano Carlo Morandini e il pugliese, Roberto De Petro, per la ripresa dell’attività delle Associazioni regionali anche in regioni italiane nelle quali si era reso necessario un processo di rinnovamento per il ricambio generazionale dei dirigenti. Mentre è stato ricordato da parte dei colleghi il compianto già presidente dell’ARGA della Sardegna, Flavio Siddi, si è parlato del portale UNAGA. Che dovrà divenire un riferimento per i settori considerati, e che come proposto dal vicepresidente UNAGA, Carlo Morandini, dovrà avere come redattori i Presidenti delle diverse ARGA italiane. L’UNAGA si è anche data delle scadenze di medio e lungo termine. Mentre si raccorderà con le iniziative realizzate nelle diverse regioni per favorire l’aggiornamento e la riqualificazione dei giornalisti specializzati (educational in programma nelle realtà delle ARGA più dinamiche), un Congresso internazionale dovrebbe avere luogo il prossimo anno in Italia sotto l’egida dell’IFAJ, la Federazione Internazionale della Stampa Agricola, della quale Vita e Morandini avevano di recente incontrato il Presidente, Mike Wilson, a Verona, a Fiera Agricola. Mentre nel 2015 un Congresso mondiale dovrebbe essere organizzato dall’UNAGA in Italia, in occasione dell’Expo di Milano. (FNSI)