“L’UE contro le misure di superficie anglosassoni.” “Bruxelles fa tacere le cornamuse scozzesi.” “L’UE vuole imporre i suoi limiti di velocità sulle autostrade tedesche.”
Ogni giorno escono centinaia di articoli sulle iniziative dell’UE. La maggior parte dei servizi giornalistici punta a fornire informazioni oneste, con alcuni casi d’eccezione . Questi ultimi risvegliano a volte un maggiore interesse, perché giocano sulla paura del potere degli eurocrati a Bruxelles. Pur essendo spassosi, tali servizi risultano tuttavia anche fuorvianti.
Diverse testate britanniche hanno scritto a giugno che l’UE avrebbe abolito l’acro , un’unità di superficie utilizzata nel mondo anglosassone. In realtà, la scomparsa dell’acro riflette semplicemente un’evoluzione reale.
Negli ultimi 20 anni le autorità del Regno Unito hanno infatti sostituito l’acro con l’ettaro, l’unità di misura utilizzata nel resto d’Europa. Il governo britannico utilizza ora regolarmente l’ettaro (pari a 2,47 acri) in campo agricolo e per il catasto fondiario. I proprietari terrieri possono ancora descrivere la superficie del loro terreno in acri, ma sono tenuti a fornire la misura equivalente in ettari.
Inoltre, gli articoli non menzionavano il fatto che il cambiamento rientrava in una proposta dell’UE che permetteva al Regno Unito di mantenere altre unità non metriche (come ad esempio il miglio e la pinta) che non causano problemi al commercio.
In un altro articolo poco credibile, il Sunday Times annunciava il 20 aprile che la nuova normativa UE sulla salute e la sicurezza avrebbe “messo la sordina” ai suonatori di cornamusa . Per la cronaca, l’UE non ha in realtà alcuna intenzione di mettere a tacere i musicisti scozzesi.
L’obiettivo della proposta era piuttosto quello di limitare l’esposizione ai livelli sonori eccessivi, che causano danni all’udito a molti suonatori d’orchestra. Esistono diversi modi pratici di risolvere il problema senza impedire ai musicisti di suonare. Alcune orchestre utilizzano tappi speciali per le orecchie, materiali fonoassorbenti e altri sistemi per mantenere basso il livello sonoro.
Contrariamente a quanto affermato da Welt online in un articolo apparso il 26 marzo, l’UE non ha alcuna intenzione di abbassare il limite di velocità sulle autostrade tedesche. Il quotidiano tedesco citava a tal riguardo alcuni gruppi di ambientalisti, secondo i quali la Commissione avrebbe adottato nuovi limiti di velocità prima della fine del 2010 per migliorare la sicurezza stradale e combattere i cambiamenti climatici.
Sebbene l’UE sia impegnata a dimezzare entro il 2010 il numero dei decessi causati dagli incidenti stradali, la Commissione non ha alcuna autorità per imporre dei limiti di velocità in Germania o in altri paesi. Gli automobilisti dal “pedale pesante” possono pertanto dormire tranquilli…