L’Assemblea Nazionale francese ha approvato il 15 settembre scorso il nuovo testo della cosiddetta “legge Hadopi II”, che riguarda la lotta alla pirateria delle opere dell’ingegno presenti in Internet. Ne dà notizia, tra gli altri, il quotidiano “Le Monde”. Il testo dovrà ora essere approvato dal Senato. Dopo i rilievi della Corte Costituzionale, relativi al ruolo dell’Hadopi (Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur Internet), l’authority costituita per tutelare le opere contro gli usi illegali in rete, la legge è stata nuovamente sottoposta all’esame del Parlamento francese. Rimane, come misura sanzionatoria contro il download non autorizzato, la cosiddetta “risposta graduata”, ovvero l’invio di tre avvisi agli internauti che commettono violazioni al diritto d’autore, ma, a differenza del testo votato in precedenza, la sospensione dell’abbonamento ad Internet dopo il ricevimento del terzo avviso sarà disposta da un giudice e non più dall’Hadopi. Ma anche questa soluzione non piace ai socialisti francesi. Il deputato Bruno Le Roux teme ora "un ingombro del lavoro dei tribunali". Secondo il Ministro della Cultura Frédéric Mitterand la legge è stata fatta "per proteggere il diritto contro quelli che vogliono fare di internet il terreno delle proprie utopie libertarie". Come riferisce “Le Monde”, il governo prevede che saranno inviate circa 50mila notificazioni di sospensione dell’abbonamento ad Internet ogni anno. Va comunque considerato che ciò potrà avvenire solo dopo ripetuti avvisi, utili anche a ribadire che scaricare opere da internet non è affatto "naturale", ma è illegale. (SIAE)