da Franco Abruzzo.it
Roma, 2 aprile 2008. «L’informazione non ha nulla da vedere con il varietà». È il severo richiamo di Enzo Iacopino, segretario nazionale dell’Ordine dei giornalisti, a Telelombardia. La televisione regionale “colpevole” di aver diffuso ieri, il primo aprile, una finta dichiarazione di Silvio Berlusconi a proposito della possibilità di formare, in caso di pareggio, un governo di “buon senso” con Massimo Cacciari e Mario Monti ministri.
Un pesce d’aprile in piena regola insomma, al quale in molti hanno abboccato e che è risultato indigesto a Iacopino, il quale ha spiegato: «L’ironia migliora certamente la qualità della vita. Ma l’ironia è cosa diversa dall’attribuzione di informazioni false ad un leader politico. Tanto più se ciò avviene in una fase delicata della campagna elettorale, provocando reazioni a catena che sfuggono al controllo degli ideatori di un poco felice scherzo. I giornalisti non debbono trasformarsi in burloni o in apprendisti stregoni. Le false affermazioni attribuite a Silvio Berlusconi sono state rilanciate da telegiornali nazionali, accreditando scelte che incidono sul giudizio degli elettori. È necessario senso di responsabilità. Questo tipo di “informazione” non ha nulla a che vedere con il lavoro dei giornalisti. L’Ordine della Lombardia dovrebbe valutare il comportamento di chi squalifica l’informazione, trasformandola in varietà».«Riteniamo che un sorriso – ha dichiarato rivendicando lo scherzo l’editore di Telelombardia, Sandro Parenzo – in una campagna elettorale che tende ad avvelenarsi, possa costituire un esile invito alla moderazione. D’altra parte – prosegue Parenzo – il primo di aprile era una buona occasione per chi a suo tempo ideò il Tognazzi Grande Vecchio delle Br e il Mixer sul broglio al referendum Monarchia-Repubblica».