La Fininvest ha notificato ieri l’atto di appello avverso la sentenza emessa in data 3 ottobre 2009 nella causa CIR/Fininvest con contestuale istanza di sospensione dell’esecuitività del provvedimento di primo grado.
Lo comunica la holding di Silvio Berlusconi in una nota. Fininvest ricorre così contro la sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Milano, Raimondo Mesiano, che ha condannato la holding a risarcire alla Cir di Carlo de Benedetti 750 milioni di euro nella vicenda del Lodo Mondadori. Insieme all’appello gli avvocati della Fininvest – Romano Vaccarella, Giorgio De Nova, Achille Saletti, Giuseppe Lombardi e Fabio Lepri – hanno presentato istanza di sospensione. Questo per neutralizzare l’immediata esecutività della decisione di Mesiano. Il giudice aveva condannato la Fininvest al maxi-risarcimento a causa «del danno patrimoniale da perdita di chance di un giudizio imparziale» subito dalla Cir nella vicenda Mondadori. Mesiano aveva infatti considerato la Fininvest responsabile nella corruzione del giudice Metta, componente della Corte di Appello di Roma che, nel 1991, aveva annullato il lodo arbitrale che, nella battaglia sulla casa editrice di Segrate, aveva dato ragione a de Benedetti a scapito di Silvio Berlusconi. A seguito dell’annullamento del lodo, la Fininvest ebbe la possibilità di trattare con Cir per la spartizione del gruppo editoriale. Il ricorso è incentrato su 9 punti. «Prende in esame l’illogicità e la contraddittorietà di questa sentenza» si è limitato a dire il professor Romano Vaccarella, uno dei legali che compongono il collegio Fininvest. (ANSA).