(Adnkronos/Ign) – "Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsita’. Io non mi faro’ certo condizionare da queste aggressioni e continuero’ a lavorare, come sempre, per il bene del Paese". E’ quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.Il premier, pur senza nominarlo, sembra riferirsi a quanto pubblicato oggi dal ”Corriere della Sera”, che ha scritto di un’indagine in corso a Bari. In particolare, stando al quotidiano di via Solferino, da un’inchiesta su presunte mazzette nel settore della sanità emergerebbero intercettazioni su feste a Palazzo Grazioli e Villa Certosa e su soldi versati a ragazze invitate a partecipare. ”A suscitare l’interesse dei magistrati e’ stato il riferimento al versamento dei soldi alle donne che accettavano di partecipare. Bisogna infatti verificare se si tratti di una millanteria o se invece- scrive ‘Il Corriere della Sera”- possano esserci stati episodi di prostituzione”. Ma gli accertamenti su questo filone, secondo il quotidiano di via Solferino, sono solo all’inizio. Da parte sua, "l’ufficio di presidenza del Popolo della liberta’ ha espresso all’unanimita’ vicinanza e solidarieta’ totale al presidente Silvio Berlusconi, anche oggi oggetto di un attacco scandalistico tanto privo di fondamento quanto estraneo ai temi di una corretta valutazione dell’operato di un leader politico e del suo movimento". Inizia cosi’ il comunicato con cui l’ufficio si schiera al fianco del presidente del Consiglio. "Sorprende -si legge- che, forse per una inaccettabile competizione fra testate, ci si presti a dare corpo a notizie che non trovano riscontro nella realta’, a partire da quella di una candidatura europea del tutto fantasiosa, mai ipotizzata da alcuno. E’ evidente che dopo la ricerca spasmodica e ben remunerata, da parte di un gruppo di giornalisti, di ogni notizia, anche la piu’ falsa, in grado di danneggiare l’immagine del premier, si sia aperta la strada a qualsiasi mitomane o persone a caccia di facile notorieta’". Da parte sua, Massimo D’Alema consiglia "a Berlusconi di fare cio’ che si fa in questi casi. Chiarisca e risponda rispetto a cio’ che c’e’ scritto sul ‘Corriere della Sera’, faccia quello che non ha fatto nel caso Noemi. Io non c’entro nulla, sono anche scarsamente interessato a questa vicenda, che comunque non e’ particolarmente edificante”. L’ex presidente del Consiglio ha ribadito che ”della vicenda giudiziaria certo non sapevo nulla. Sono anch’io rimasto colpito da quanto ho letto sul ‘Corriere della Sera’. Nelle mie dichiarazioni in televisione avevo parlato di una instabilita’ politica nel Paese, non certo di iniziative giudiziarie. D’altra parte e’ stato lo stesso presidente del Consiglio a parlare di complotti e a denunciarli anche se nessuno gli ha chiesto chi sono gli autori di questo complotto e chi sarebbe la persona non eletta – conclude D’Alema – che dovrebbe sostituirlo alla guida del governo a causa del complotto”.