Rupert Murdoch (foto) ha colpito ancora, come sempre con un tocco da maestro. Il Wall Street Journal, ventinove volte vincitore del premio Pulitzer, passerà al magnate mondiale dei media. L’annuncio è arrivato alle 22 di ieri (ore italiane) dal consiglio d’amministrazione della News Corporation, società di proprietà dell’editore ed imprenditore di origini australiane e base dell’impero.
Murdoch, lo scorso aprile, aveva offerto circa 5 miliardi di dollari per Dow Jones, società fondatrice del Wall Street Journal, concordando un valore di 60 dollari ad azione, quindi il 65% in più delle quotazioni del mercato. Nella schiera dei Bancroft (la famiglia che controllava il WSJ), i cugini Christopher Bancroft e Leslie Hill si sono opposti cercando invano altri acquirenti per mantenere il possesso del noto giornale statunitense. A seguito di questa operazione, un altro componente dei Bancroft aveva accusato la sua stessa famiglia di latitanza per oltre 25 anni, evidenziando che Murdoch, in caso di acquisto, si sarebbe sempre impegnato a rispettare l’autonomia della testata finanziaria, oggetto dei suoi desideri. Nel mirino del sopra citato magnate ci sono non solo la ristrutturazione di Dow Jones, che riducendo il personale, cercherebbe di recuperare i profitti in calo, ma anche il lancio, a ottobre, di una tv via cavo finanziaria, battezzata Fox Business Channel.
Lo “squalo” (così è soprannominato per la sua voracità imprenditoriale) Rupert Murdoch è considerato (fonte rivista Forbes) il 73esimo uomo più ricco al mondo, con un patrimonio personale di 9 miliardi di dollari, ed è proprietario di oltre cento sigle tra giornali, tv via cavo e via satellite, magazine e inserti distribuiti in tutto il mondo.
L’America ora è preoccupata e si chiede cosa potrebbe succedere alle altre grandi famiglie proprietarie dei più noti giornali statunitensi. (M.M.)