Ilaria Fulle, autrice di Stella acuta notturna, è un medico chirurgo pavese (ma che vive e lavora a Torino). Inevitabile, quindi, che il suo primo romanzo sia stato collocato in un ospedale e che veda come protagonisti degli operatori sanitari. Meno prevedibile è piuttosto l’oggetto centrale del libro: la violenza di genere, trattata dalla Fulle con competente piglio sociopsicologico.
Luca ed Alex
I protagonisti, dicevamo, sono un infermiere, Luca ed una dottoressa, Alex, che vivono un’intensa quanto breve storia d’amore. Liaison amoureuse che, tuttavia, non finisce bene, anche a causa di profondi retaggi socio-culturali di Luca.
Il quale matura verso Alex un tardivo, ossessionante e morboso desiderio di vendetta. Che, però, – e qui la Fulle introduce un primo forte elemento di innovazione -, emerge solo due anni dopo la fine della relazione; quando Luca incontra l’ex col nuovo compagno. E, soprattutto, la scopre incinta.
L’intreccio di Stella acuta notturna
Luca inizia così a perseguitare Alex, pur nella genuina consapevolezza che il suo non sia stalking (l’autrice fornisce ancora un interessante spunto di riflessione, esponendo la prospettiva di quanto probabilmente molti stalker vivono).
L’aspetto psichiatrico
La vicenda, abilmente narrata dalla dottoressa Fulle, il cui talento come scrittrice emerge sin dalle prime pagine, si complica in forma intrigante con l’ingresso nella storia di un ambizioso psichiatra, che, a sua volta, eccederà nel ruolo. Fino a giungere ad una conclusione inattesa.
Edito da Intrecci Edizioni, Stella acuta notturna è in vendita ad euro 15,00. (E.L. per NL)