Per gli addetti ai lavori, “Qui radio libera” non è certo una novità editoriale. Se ne parla almeno da tre mesi nelle pagine social, su siti specializzati o generalisti, sui giornali, in radio, in tv.
L’amico Enzo Mauri (nome d’arte che riconduce al conduttore e giornalista Rosario Muscarello), mio coetaneo (classe 1964) con il quale da tempo ho il piacere di collaborare per la testata giornalistica vintage 70-80.it, mi aveva omaggiato una copia del libro in anteprima. Ovviamente, da appassionato della storia della radiofonia privata italiana, avevo divorato immediatamente il testo di agevole lettura (anche grazie alla scorrevole scrittura adottata da Enzo Mauri).
Aspettiamo
L’idea era quindi di recensirlo immediatamente su NL (come fatto col suo precedente lavoro), considerata la platea ideale di lettori interessati ai temi. Ma Enzo mi aveva fermato: “Aspetta, non è ancora distribuito. Attendiamo che sia nei bookstore“.
Così, mio malgrado, ho atteso sino ad ora per potermi esprimere (il libro è disponibile da qualche giorno per l’acquisto).
Ora, nel merito della recensione, è difficile per me essere obiettivo, vista l’amicizia e la stima che mi lega a Enzo Mauri. Ma anche per il fatto che conosco – per le ragioni già citate – il suo modo di scrivere appassionato e coinvolgente, che da sempre apprezzo.
Enzo Mauri: un protagonista tra i protagonisti della radio
Fatto sta che – oggettivamente – “Qui radio libera” è uno spaccato rappresentativo non solo del medium radiofonico vissuto da un protagonista – anzi, da tanti protagonisti, posto che Enzo Mauri ha coinvolto decine di colleghi radiofonici nella stesura – ma dell’Italia degli ultimi 40 anni.
Marker musicali
Nella lettura ho apprezzato la prosa narrativa di Enzo, basata sull’intercalare i racconti di personaggi ed emittenti (vere e proprie schede che suddividono anche le varie declinazioni radiofoniche: locali, nazionali, generaliste, tematiche, sperimentali) con marker musicali, contraddistinti da brani rappresentativi che hanno caratterizzato il momento specifico narrato. Una scelta evocativa che consente di collocare senza fatica e in maniera precisa il fatto, andando oltre la mera datazione.
Non un testo didascalico
“Qui radio libera” non è uno dei tanti libri didascalici sulla radiofonia, ma, appunto, una serie di “appunti e racconti”.
Un testo che, come tale, merita di trovare spazio in quella storia della radiofonia italiana che Enzo Mauri ha ben rintracciato, organizzato e compendiato. Edito da Armando Editore, Qui radio libera è in vendita sui principali store editoriali a 14,00 euro. (M.L. per NL)