Con il Trattato di Lisbona – firmato il 13 dicembre 2007 ed entrato ufficialmente in vigore il 1 dicembre 2009 – e la configurazione di un comune "Spazio penale europeo" si sono aperti scenari inediti per il nostro processo penale.
Il nuovo sistema delle fonti, la supremazia del diritto dell’Unione europea, i nuovi poteri della Corte di giustizia in materia e l’esigenza di pervenire a un’interpretazione conforme comunitariamente alle norme interne, sono tutti fattori destinati a esercitare un’influenza sempre più diretta e pervasiva sul diritto processuale penale italiano. A partire da quella data, i giuristi si sono trovati costretti ad acquisire velocemente nuove conoscenze, utilizzare nuovi paradigmi, familiarizzare con un mondo che era rimasto precedentemente estraneo. I nuovi strumenti di cooperazione giudiziaria, fondati sul principio del mutuo riconoscimento, sono destinati a far circolare e a imporre l’esecuzione di decisioni e prodotti giudiziari in tutti gli stati membri dell’Unione (si pensi solo al mandato d’arresto europeo, alle decisioni di sequestro e confisca, e, in prospettiva, al materiale probatorio). Di centrale importanza sono risultati i cataloghi dei diritti fondamentali, che si sono posti come limite all’azione repressiva, ma anche come base per un’armonizzazione degli ordinamenti processuali penali europei. Né va dimenticata anche l’"altra" Europa della CEDU (Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali), e l’azione sempre più incisiva svolta sul nostro processo penale dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Quelli sopra elencati sono solo alcuni dei tanti aspetti della materia trattata da Roberto Kostoris nel testo: l’autore, esperto nel settore – è infatti professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Padova, nonché professore onorario della Leopold Franzens Universität di Innsbruck – affronta la tematica complessa, multiforme e in continuo divenire, della quale ritiene indispensabile fornire le coordinate di fondo e le linee guida. La prima parte, dedicata interamente alle fonti, contiene le nozioni generali del diritto Ue, la seconda parte è dedicata ai diritti fondamentali, mentre il terzo modulo è rappresentato dalla cooperazione penale, giudiziaria e di polizia, nelle sue varie declinazioni e articolazioni. Il Manuale, il primo del genere in Italia, si configura come frutto del lavoro di un gruppo di accademici italiani e stranieri e magistrati di chiara fama coordinati da Kostoris: l’obiettivo è quello di offrire una trattazione istituzionale chiara ed organica in vista non solo dei corsi accademici, ma anche della formazione e dell’aggiornamento dei professionisti della magistratura e del foro. Il testo, edito da Giuffrè (www.giuffre.it), è in vendita al prezzo di € 35,00. (V.R. per NL)