Il “Manuale dell’esecuzione forzata”, a cura di A. M. Soldi, si consolida come uno dei volumi più autorevoli nella complessa materia del processo esecutivo.
Giunto alla sua settima edizione (della sesta NL ha già fornito una recensione), oltre ad essere aggiornato con la nuova disciplina dell’ordine di liberazione (D.L. 135/2018, convertito dalla L. 12/2019) e della obbligatorietà del modello della vendita telematica per l’espletamento della liquidazione giudiziale dei beni immobili e dei beni mobili, presenta “la più recente giurisprudenza di legittimità che ha risolto rilevanti questioni controverse”.
La vendita telematica
Il capito V bis del manuale è dedicato al tema dell’obbligatorietà della vendita telematica di recente introduzione. Dopo una breve disamina delle riforme del 2009 e del 2014 che hanno introdotto tale istituto, l’autrice riporta la modifica al quarto comma dell’art. 569 c.p.c., intervenuta con il D.L. 59/2016, convertito con L. 119/2016.
Viene però sottolineato come la disposizione sia in vigore solo dall’11/04/2018. Inoltre, l’autrice descrive i problemi di coordinamento tra norme, in particolare tra quelle codicistiche e quelle di rango secondario, quale il decreto ministeriale 32/2015.
Segue un paragrafo dedicato alla derogabilità della vendita telematica, ove si definisce la necessità di motivare il provvedimento con il quale il giudice opti per la vendita ordinaria, diversamente sarebbe impugnabile ex art. 617 c.p.c., sia dai creditori che dal debitore.
Dopo questo esame preliminare, il capitolo prosegue con una trattazione critica ed accurata dell’istituto in oggetto.
La custodia dell’immobile
Al capitolo VIII viene approfondito l’istituto della custodia dell’immobile, esaminandolo preliminarmente da un punto di vista generale e riportandone successivamente le modifiche introdotte dalla riforma del 2019.
In particolare, viene evidenziata la necessità di nominare un custode giudiziale (al posto del creditore esecutato, scelta operata per la prima volta con la riforma del 2006), oltre che quella di emanare l’ordine di liberazione del bene pignorato solo quando risulti libero, ovvero occupato da terzi senza titolo. Diversamente, ha stabilito che le esigenze abitative primarie del debitore debbano essere garantite per quanto possibile.
Articoli 559 e 560 c.p.c.
Infatti, ai sensi degli artt. 559 e 560 c.p.c., si esclude che il giudice, per un verso, “autorizzi l’esecutato a proseguire l’utilizzo della prima casa pignorata; le medesime disposizioni, per altro verso, stabiliscono che, in presenza di una destinazione abitativa primaria, non è consentito il rilascio dell’immobile sino al decreto di trasferimento”.
Da ultimo, ci si interroga sulla natura dell’ordine di liberazione, ove non si comprende se debba considerarsi un titolo esecutivo, ex art. 474 c.p.c., oppure “atto esecutivo da attuarsi in forma libera, ex art. 560 c.p.c. nella formulazione intermedia introdotta nel 2016”.
Manuale tecnico e approfondito
Leggendo e studiando questo manuale dell’esecuzione forzata, risulta evidente fin dalle prime pagine come esso non abbia solo lo scopo tipico di informare e istruire gli studenti alle prime armi con questo ambito complesso della procedura civile, ma sia rivolto ad operatori maggiormente qualificati, che abbiano già conoscenza della materia e abbiano necessità di approfondirne alcuni aspetti, ovvero di comprenderne le criticità.
Inoltre, il trattato presenta i diversi orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, ma offre anche l’autorevole punto di vista dell’autrice su ogni aspetto dell’esecuzione forzata.
È corredato da un ottimo indice sommario (la precisione dello stesso è imprescindibile in un volume di tali dimensioni), nonché da un puntuale indice analitico, che permette di trovare velocemente gli istituti o i termini oggetto di ricerca.
Il volume, edito dalla casa editrice CEDAM, è acquistabile nelle librerie oppure dallo shop online al prezzo di 130 euro. (A.N. per NL)