L’art. 111 della Costituzione stabilisce che “la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge” e che “ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale”: le suddette disposizioni sono valide per ogni tipo di processo, compreso, quindi, anche il processo tributario.
Del resto, un vero processo può definirsi veramente tale solo se i protagonisti coinvolti (il giudice e le parti) sono professionalmente preparati, non solo nel merito delle questioni in discussione, ma anche nell’affrontare l’udienza e i meccanismi ivi previsti. E ancor prima, la delicatissima fase di mediazione, ora estesa anche agli enti locali. Sia i professionisti abilitati all’assistenza tecnica, sia i rappresentanti in giudizio delle Agenzie fiscali e degli altri enti impositori presenti nel processo tributario dovrebbero quindi essere in grado di affrontare in maniera efficace l’agone processuale, in modo da migliorare la qualità del contraddittorio e quindi, di conseguenza, la qualità della giustizia fiscale. Dopo quasi 25 anni dalla riforma del 1992 e dopo il recente restyling ad opera del D. Lgs 156/2015 (in attuazione della legge delega), è tempo che anche il processo tributario trovi la sua definitiva dignità giurisdizionale, considerando che, in tale processo, vengono affrontate questioni spesso più spinose ed economicamente più rilevanti di quanto accada in altri tipi di processi. L’Avv. Giovambattista Palumbo affronta nel volume in titolo le suddette tematiche in maniera chiara ed esaustiva, guidando il lettore tra gli aspetti più affascinanti del processo tributario. Il libro, edito da Direkta Edizioni (www. Direkta.it), è in vendita al prezzo di euro 38,50 (S.F. per NL)