Libri. La musica nel cinema e nella televisione

La musica nella nostra società occidentale ha avuto e possiede tuttora molteplici dimensioni e potenzialità: sostenuta dalla parola e disegnata dalla strumentazione, essa viaggia e permea le nostre esistenze.

A partire dal Novecento poi, la tecnologia è stata in grado di offrire nuove chance al rapporto musica/immagine, grazie a nuovi mezzi di diffusione di massa, potenzialmente dirompenti, quali la radio e la televisione. Il testo in esame, curato da Roberto Giuliani – professore ordinario di Didattica della Storia della Musica e di Fonti Sonore e Audiovisive presso il Conservatorio romano di Santa Cecilia – e contenente numerosi contributi di esperti nel settore, affronta in maniera ampia e documentata i rapporti tra musica e cinema, musica e documentario, musica e televisione. Assodato e dato per certo da tempo che la musica è in grado di assumere una valenza estetica dentro e oltre la pellicola, nelle pagine del volume viene scritta a più mani una vera e propria storia della musica italiana per film. L’intera materia è divisa in una iniziale sezione di ricognizione e inquadramento storico (celebri le prime didascalie musicate da Pizzetti e Mascagni per Cabiria e Rapsodia Satanica del 1914-1915), affidata a Sergio Miceli. La seconda sezione è incentrata sui differenti generi filmico musicali, che sono seguiti alla nascita del cinema sonoro attorno agli anni Trenta del secolo scorso. Renata Scognamiglio analizza approfonditamente e con l’originalità di spunti metodologici, due generi di grande impatto sul pubblico: il film biografico e quello operistico. Un filone del tutto nuovo poi riguarda i documentari, a partire dalla ricognizione completa dell’attività dell’Istituto Luce, con i suoi filmati propagandistici, culturali, sportivi, per arrivare fino agli anni Settanta con le sceneggiature sonore paesaggistiche, artistiche e antropologiche che testimoniano l’estetica del periodo, sollecitando l’immaginario collettivo. La terza e ultima parte è dedicata agli autori professionisti che nel corso degli anni hanno composto musica per film, con saggi su Nino Rota, Ennio Morricone, Pasolini e Antonioni (per citarne solo alcuni). Compresa nel terzo capitolo è anche una sezione dedicata alla televisione italiana, con particolare riferimento a tutte quelle esperienze che hanno declinato formati televisivi in funzione della musica. Questo complesso lavoro di analisi è stato reso possibile dalla realizzazione di un progetto che ha permesso di ricostruire il panorama completo della programmazione dal 1954 a oggi. Il testo, edito da Guerini e Associati (www.guerini.it), è in vendita al costo di € 27.00. (V.R. per NL)
 

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