La monografia ha per oggetto l’evoluzione storica della normativa canonica circa la stampa, a partire dal xv secolo fino ai giorni nostri.
Il problema del controllo degli scritti, che aveva già trovato spazio nella teologia e nella canonistica medievali divenne, a partire dal XVI secolo, uno dei tratti caratterizzanti della difesa dell’unità di fede contro il pericolo sempre più evidente costituito dalla rapida diffusione dei testi stampati. Attraverso i sei capitoli del testo, Giuseppe Comotti, docente associato di diritto canonico ed ecclesiastico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Verona e docente incaricato nella Facoltà di Diritto canonico “S. Pio X” di Venezia, illustra al lettore il passaggio dall’articolato sistema censorio ecclesiastico, che aveva trovato peculiare espressione nell’Index librorum prohibitorum, alla disciplina vigente circa la pubblicazione degli scritti dei fedeli contenuta nel Codice di diritto canonico e nella legislazione speciale sulle competenze al riguardo attribuite alla Congregazione per la Dottrina della Fede. La correlazione tra la missione evangelizzatrice della Chiesa e l’impegno al riconoscimento, alla tutela ed alla promozione dei diritti della persona umana, obbligano le istituzioni ad un esame costante della propria legislazione e dei propri piani di azione. Il testo, edito da Marcianum Press (www.marcianumpress.it), è disponibile in vendita a euro 23,00. (V.R. per NL)