Il concetto di conflitto è centrale nelle tematiche sociologiche, filosofiche, giuridiche e antropologiche ma, come spesso accade per i termini diventati d’uso comune, si perde frequentemente il nesso con il suo significato, con la sua storia e con le diverse interpretazioni.
Il volume è l’ideale continuazione di un percorso scientifico, accademico e personale del suo curatore Bruno Bilotta (professore di Sociologia Giuridica, Sociologia della Devianza, Sociologia del Mutamento sociale presso l’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro) iniziato parecchi anni fa con la pubblicazione del primo volume di questa serie, che vede riuniti intorno ad una riflessione tematica studiosi di discipline diverse e di orientamento culturale differente, ma stretti da un solido rapporto umano e da un percorso di idee comune. Il tema cui si è inteso affidare questa riflessione è di carattere volutamente generale tale da racchiudere idealmente in un grande cerchio le riflessioni fin qui svolte nei sei tomi che l’hanno preceduto. Una puntualizzazione opportuna e obbligata, secondo gli autori dei saggi presenti all’interno del testo, al fine di poter fornire al lettore le chiavi interpretative su cui il lungo percorso passato nonché quello attuale, hanno fondato e fondano le proprie radici. Apre il volume un saggio di Bilotta che racchiude un lungo e dettagliato excursus sulla storia del conflitto sociale, con citazioni e riferimenti alle principali teorie sociologiche. Segue poi un contributo di Paolo Aldo Rossi, docente di Storia del Pensiero Scientifico presso l’Università degli Studi di Genova, incentrato sulla “crisi” dei valori nel corso della storia, e sui concetti di razionalità scientifica e paradigma filosofico. Nei due contributi centrali del testo, gli autori Franco Alberto Cappelletti e Felice Maria Barlassina si soffermano rispettivamente sulla genealogia del concetto di razza nel XX secolo e sul rapporto tra etnicità e interazione sociale. Un apporto su una tematica di carattere meno generale è fornito da Matteo Crippa: l’autore entra nel vivo infatti della pirateria in Somalia e nel Golfo di Aden, con riferimenti alla guerra civile e alle sue conseguenze sul piano statale e sociale. Prende il via con l’interrogativo heideggeriano su cosa sia la metafisica, il saggio di Laura Zavatta, professoressa di Filosofia del Diritto presso l’Università di Benevento: passando per Hobbes, Hume, Jaspers, Husserl, solo per citare alcuni grandi nomi che hanno fatto la storia della filosofia, conclude affermando la necessità del piano relazionale nell’esistenza dell’uomo contemporaneo. Chiude l’intero volume il saggio di Lorenzo Albertelli che affronta il tema di grande attualità relativo alla violenza di genere e ai conflitti interpersonali che spingono sempre più di frequente a omicidi e femminicidi: dati ufficiali alla mano, Albertelli analizza le dimensioni del fenomeno sul territorio nazionale, con accenni alla legislazione del nostro paese in merito all’argomento. Il testo, edito da Giuffrè Editore (www.giuffre.it), è disponibile alla vendita al costo di € 29,00. (V.R. per NL)