Il volume “Casi e questioni di diritto processuale tributario” affronta in maniera tecnica e rigorosa istituti fondamentali della procedura tributaria, come il ricorso cumulativo e collettivo, la difesa tecnica, la tutela cautelare, le spese processuali, la falcidiabilità del credito IVA e molti altri argomenti.
Da un semplice scorrimento dell’indice, risulta evidente come l’opera sia rivolta ad un pubblico di professionisti, in considerazione della tecnicità della materia.
Gli autori hanno tenuto in debita considerazione sia le teorie della dottrina, che i più recenti orientamenti giurisprudenziali.
Capitoli I-VI
Il primo capitolo, intitolato “Il superamento del principio di tassatività degli atti impugnabili”, è dedicato alla ricostruzione di detto principio e del suo superamento, ripercorrendone anche gli aspetti storici. Infatti all’ultimo paragrafo si analizza l’art. 19 del D.Lgs 546/1992, sottolineando come, pur prevedendo un elenco tassativo di atti impugnabili, debba essere interpretato in senso estensivo: “[…] Deve ritenersi impugnabile ogni atto che porti comunque a conoscenza del contribuente una ben individuata pretesa tributaria […]”.
Nei capitoli successivi si affrontano i temi della difesa tecnica in ambito tributario, del ricorso cumulativo e di quello collettivo, della notifica degli atti impositivi direttamente a mezzo posta, della prescrizione e della decadenza nel processo tributario e, infine, del litisconsorzio tributario (ex art. 14 del D.Lgs 546/1992), che presenta una trattazione particolarmente interessante grazie anche al confronto con l’istituto previsto dalla disciplina processual-civilistica (artt. 102 e ss. c.p.c.).
Il processo tributario d’appello
Il volume prosegue delineando le norme che regolano il processo tributario d’appello, soffermandosi nello specifico sulla produzione di nuovi documenti in questa fase, ex art. 58 del D.Lgs 546/1992. In particolare, a differenza del processo civile, la produzione documentale sarebbe sempre ammessa, “anche nel caso in cui il documento fosse disponibile già in precedenza”. Infatti, citando la Suprema Corte (Cass. n. 9818/2017), si afferma che: “alla luce del principio di specialità […] non trova applicazione la preclusione del processo civile per cui in sede di appello non sono ammessi nuovi mezzi di prova, essendo la materia regolata dalla specifica disposizione del processo tributario che consente alle parti di produrre liberamente i documenti anche in sede di gravame, sebbene preesistenti al giudizio svoltosi in primo grado”.
In conclusione gli autori svolgono un’analisi accurata della sentenza 199/2017 della Corte Costituzionale.
Abuso del diritto e disapplicazione nel processo tributario
Ai capitoli VIII e IX si analizzano i temi dell’abuso del diritto e della disapplicazione delle norme nel processo tributario. Il primo argomento risulta particolarmente interessante in quanto, citando anche la giurisprudenza sovranazionale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, viene delineato l’ambito di applicazione dell’istituto, nonchè i relativi effetti sul piano processuale.
Per quanto riguarda l’istituto della disapplicazione si sottolinea come il magistrato possa non applicare un provvedimento e decidere la controversia come se l’atto stesso non esistesse. Dunque, “ciò significa che il giudice, una volta accertata l’illegittimità del provvedimento […] dovrà ricostruire il rapporto prescindendo dagli effetti da esso prodotti e […] giudicare come se questi non sussistessero”.
Capitoli X-XIX
L’opera prosegue trattando i temi della tutela cautelare, dell’esecuzione delle sentenze, della sospensione, dell’interruzione, della successione e della regolamentazione delle spese nel processo tributario.
Segue un capitolo sulla responsabilità per debiti nelle società estinte e uno sul contraddittorio endoprocedimentale (in particolare viene analizzato l’art. 12, comma 7, della L. 212/2000); il capitolo XVI tratta l’espropriazione forzata con particolare riferimento alle opposizioni all’esecuzione esattoriale.
Risulta interessante il capitolo sul rapporto tra giudizio penale e giudizio tributario, con occhio di riguardo al tema del doppio binario sanzionatorio e del giudicato (analizzando sia la giurisprudenza CEDU che quella delle Corti nazionali).
Falcidiabilità del credito Iva, regola Taricco, riscossione tributi nel fallimento
Uno dei temi centrali del volume riguarda la falcidiabilità del credito dell’iva, che viene ricostruito seguendo gli orientamenti giurisprudenziali nazionali e sovranazionali, in particolare citando la sentenza della Corte di Giustizia del 07/04/2016 nella causa C-546/14, arrivando fino al recepimento normativo di quest’ultima (L. 232/2017).
Segue un’analisi accurata della vicenda Taricco, ovvero dell’“intenso dialogo giurisprudenziale tra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia in merito alla compatibilità della disciplina nazionale sulla prescrizione dei reati con i principi e i vincoli derivanti dal diritto dell’Unione Europea”.
Il capitolo XXII approfondisce il tema della riscossione dei tributi nel fallimento.
Il processo telematico tributario
Da ultimo, il volume tratta il tema del processo tributario telematico, come modificato dal D.L. 119/2018.
Quest’ultimo risulta di interesse attuale e, gli autori auspicano un ampliamento con le proposte presentate nel paragrafo finale del libro, anche in considerazione del fatto che in futuro diventerà sempre più importante adeguarsi e seguire le nuove tecnologie.
L’opera, in virtù della sua complessità e del suo carattere tecnico, è consigliata ad un pubblico di professionisti e di conoscitori della materia, che vogliano approfondire le tematiche del diritto processuale tributario, con attenzione verso i principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.
Pubblicato da Maggioli Editore, il volume è acquistabile nelle librerie o dallo shop online al prezzo di 34,20 euro. (A.N. per NL)