Gli strumenti normativi che l’ordinamento italiano ed europeo hanno adottato per arginare e superare il difficile passaggio di crisi – le fiscal rules – costituiscono un apparato regolativo teso a porre sotto efficace tutela le finanze pubbliche.
Nel segno della novità, si palesa una sensibilità particolare per alcuni valori: espressioni come “pareggio”, “equilibrio”, stabilità” e “sostenibilità” ricorrono con insistenza non solo nei discorsi pubblici delle autorità nazionali ed europee, ma soprattutto negli atti normativi con i quali si è avviato il processo di uscita dalla congiuntura economica di crisi. L’emersione di queste categorie presenta nuovi valori e priorità, oltre ad un’evoluzione di prospettiva e di priorità degli ordinamenti. Il percorso metodologico, che nel volume viene ampiamente scandagliato, è diretto a valutare quanto tali categorie siano riconducibili al quadro costituzionale italiano ed europeo, e quanto invece esse possano comportare un sacrificio di altri valori di rango primario. L’obiettivo prefissato è restituire alla politica di bilancio il suo intrinseco significato – il budgeting – affinché questa peculiare funzione delle istituzioni possa riacquistare il ruolo di intervento di programmazione dell’uso delle risorse idoneo a promuovere il soddisfacimento dei bisogni umani e della comunità sociale. Ciò comporta un diverso approccio nei confronti di decisioni di spesa, di tassazione e di indebitamento: solo politiche di bilancio fondate sul criterio della programmazione delle risorse funzionale alla crescita delle collettività possono costituire manifestazioni di governo della finanza pubblica adeguate rispetto alle prospettive sicuramente ambiziose che gli Stati membri dell’Unione si assegnano sulla base dei rispettivi patti costituzionali. Edito da Giuffrè, il testo è in vendita ad euro 31,00. (S.F. per NL)