“Questo non è un libro contro le banche. Questo è un libro che vuole illustrare, con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, i problemi che derivano dalla cattiva qualità dell’informazione finanziaria”.
E’ così che si presenta il testo di Angelo Baglioni (professore di economia politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) uscito nelle librerie a marzo 2017. L’idea nasce da un pensiero, un legame. In una parola sola, una metafora in grado di spiegare e far chiarezza sulla tipologia di rapporto che intercorre tra istituto bancario e cittadino-risparmiatore. Partiamo da un semplice e ironico quesito: “Cosa c’è in comune tra entrare in una banca e guidare in una giornata invernale per una strada della Val Padana? La nebbia”. Ecco la metafora che sembra più caratterizzare il rapporto tra banche e risparmiatori. Il problema si chiama informazione: poca, troppa, eccessivamente tecnica, in molti casi fuorviante. La responsabilità non è solo degli operatori finanziari, ma anche di chi fa le regole e vigila sul settore. L’obiettivo del libro è accendere un faro sulla disinformazione finanziaria, mettendo in luce dove si nascondono le principali insidie e quali sono i rischi da cui difendersi. Il tutto calato nel contesto, anch’esso un po’ nebuloso, della salute del sistema bancario, su cui l’autore è moderatamente ottimista, purché ci si doti di strumenti migliori per gestire i casi di crisi. Il libro, edito da Università Bocconi Editore (www.egeaeditore.it), è disponibile nelle librerie al prezzo di euro 16,00. (L.M. per NL)