Mentre i giornalisti stranieri sventolando teli bianchi con la scritta ‘tv’ trovavano riparo nei sotterranei dell’Hotel Rixos, in centro Tripoli, con gli elmetti in testa e addosso i giubbotti antiproiettile, una presentatrice della tv di Stato libica andava in studio in diretta tenendo in mano una pistola e minacciando i ribelli di non provare ad avvicinarsi all’edificio della tv di Stato.
”Siamo tutti armati e pronti a difenderci e pronti al martirio”, aveva detto con enfasi dallo studio la presentatrice, una ragazza sui trent’anni, non velata. Ma nella giornata di oggi i ribelli libici hanno preso la sede della Radio e televisione di Stato a Tripoli. Secondo il sito della Bbc, infatti, la tv di Stato libica ha annunciato che le sue trasmissioni sono state oscurate. Secondo l’emittente satellitare pan-araba ‘Al-Jazira’, che cita il proprio corrispondente da Tunisi, il responsabile della radio-televisione di Stato ‘al-Jamahiriyah’, Abdallah Mansour, sarebbe fuggito e, come diversi ex gerarchi prima di lui, si troverebbe in Tunisia, sull’isola di Gerba. (R.R. per NL)