Libersind, RAI: no alla sottrazione di risorse umane e tecnologiche dalla Sicilia per Milano

La proposta aziendale ipotizza la perdita per la Sicilia di un pullman digitale di ripresa pentacamere e di una decina di professionalità acquisite


Riceviamo e pubblichiamo da Libersind.it

In seguito alla comunicazione aziendale sull’ipotesi di sottrazione del mezzo delle riprese esterne assegnato alla Sicilia a favore del centro di produzione di Milano, la RSU denuncia l’ennesimo tentativo di gestione unilaterale e strumentale delle risorse umane e tecnologiche di questa sede.
La proposta aziendale ipotizza la perdita per la Sicilia di un pullman digitale di ripresa pentacamere e di una decina di professionalità acquisite. Non possiamo non chiederci quando e come potrà la sede regionale riappropriarsi di investimenti di oltre 2 milioni di euro e di quei posti di lavoro che non sarebbero più sostituiti.
Tutto ciò risulta in contraddizione con gli annunciati aumenti dell’attività di servizio pubblico attraverso il decentramento produttivo, nonché con i proclamati recuperi di produttività interna rispetto al lavoro affidato agli appalti.
Più grave ancora appare il fatto che tutto questo avviene tacendo su dati inconfutabili di attività sul territorio della squadra di riprese esterne, mentre se ne denuncia la ridondanza in funzione delle produzioni effettuate in Sicilia che la Rai dichiara “di secondaria importanza”.
I lavoratori della sede regionale per la Sicilia respingono quindi contenuti e modalità di un piano che depotenzia e penalizza le regioni meridionali centralizzando mezzi e risorse in funzione di una informazione e di una produzione pensata esclusivamente per il centro-nord: il mezzo di riprese esterne assegnato alla sede di Palermo è infatti l’ultimo mezzo rimasto a copertura dell’area meridionale.
Non si può che prendere atto dell’ulteriore prezzo che la Sicilia è chiamata a pagare per scelte che non sembrano essere solo di natura aziendale.
Per queste ragioni la RSU, nel chiedere all’azienda di rivedere le proprie posizioni, rifiuta il piano proposto e indice lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della sede regionale per la Sicilia della Rai.
Pieno sostegno alla protesta dei lavoratori viene espresso dal CdR delle Redazione siciliana della Rai nella convinzione che il depotenziamento di mezzi e risorse costituisca la premessa per un declino dell’informazione regionale e della possibilità di realizzare prodotti di approfondimento oltre l’emergenza della cronaca.

Palermo, 19 giugno 2008

La RSU Rai Sicilia

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