Ci scrive il Libersind "Sì, è sotto gli occhi di tutti, l’opposizione discute ormai da troppi mesi per proporre un nome per la Presidenza, prima della Commissione di Vigilanza ed ora della RAI, che soddisfi le varie anime della sinistra. Ciononostante l’Azienda di V.le Mazzini, senza una governance abilitata a pianificare, rimane ai vertici degli ascolti, sbaragliando anche, in qualche caso, il competitor. Sarà casualità? No! E’ il senso di appartenenza e del dovere di chi opera all’interno di questa grande Azienda. E’ infatti l’alta professionalità che spinge ad andare al massimo, mentre l’immobilità aziendale vanifica ogni sforzo sindacale ad aprire realmente la trattativa per il rinnovo del contratto, ormai scaduto da ben oltre un anno. Dai lavoratori, il Sindacato riceve un sempre più corale grido di allarme, altro che quarta settimana! Le famiglie non riescono più a pagare il mutuo, gli asili nido, le bollette e tutte le incombenze, per poi ritrovarsi con il carrello semivuoto al supermercato. Gli analisti danno per stagnante anche il credito al consumo, ma crescono a dismisura le agenzie che comprano oro. Il Libersind Conf.SAL, conscio di ciò, ha più volte chiesto di calendarizzare gli incontri, per dare finalmente una svolta ad una trattativa mai iniziata. Certo, questa Segreteria, ben comprende che senza nocchiero nessun dirigente se la sente di condurre la nave nella bufera contrattuale, e se poi qualche sigla sindacale, pur di fare politica, peggiora le condizioni a contorno, beh, allora la nave RAI se ne sta in porto. Ma tutto ciò non può e non deve essere un alibi! I lavoratori hanno diritto al rinnovo contrattuale, e in questo momento di difficoltà lo pretendono presto e con piena soddisfazione per far fronte alle primarie esigenze della famiglia, ormai inghiottita dal vortice della crisi mondiale. Il Libersind Conf.SAL, pur invitando tutte le forze politiche ad attivarsi per ripristinare il CDA RAI, chiede comunque alla Direzione Generale dell’Azienda che si riapra la trattativa contrattuale, per poterla concludere entro e non oltre giugno".