Riceviamo e pubblichiamo da Libersind.it
Si comincia con il Ministro PADOA SCHIOPPA che ha descritto la RAI come peggio non avrebbe potuto fare. I consiglieri del CdA RAI, specialmente quelli accreditati a sinistra, rimangono esterrefatti. Siamo al paradosso, mentre a Piazza CAVOUR, la Cassazione avalla il licenziamento di un dipendente che sparla della propria azienda, in Senato, un Ministro della Repubblica, praticamente distrugge, impunemente, l’immagine dell’azienda di cui è titolare della proprietà! In caso di privatizzazioni nessuno ci investirebbe più un euro. Ma questo Governo non è nuovo al danneggiamento del patrimonio della Nazione. Non fu il prof. Romano PRODI, economista di fama internazionale, lo scorso anno di questi tempi, a buttare fango sulla già sgangherata Alitalia? ……..Come è finita con l’Alitalia?! Stanno trattando la RAI come una vecchia fabbrica di televisori ormai da dismettere. – Ma per carità, non chiediamo reverenza ma almeno un pò di rispetto per quella che è e deve rimanere la più importante Azienda di cultura ed informazione italiana. – Ma si, capiamo tutto, certo che abbiamo tutti capito che la RAI nella bagarre del Senato di ieri è stata solo usata. Abbiamo capito tutti che DINI, DI PIETRO e MASTELLA hanno solo paventato la crisi che, verosimilmente, potrebbe concretizzarsi tra una ventina di giorni, dopo la Finanziaria e l’elezione di VELTRONI al guida del PD. Siamo alla frutta insomma, c’è chi usa o si nasconde dietro GRILLO e chi, come MASTELLA, da vecchio democristiano, domina la scena mentre PRODI, come una vecchia rammendatrice, tenta inutilmente di rattoppare una logora giacca ormai da buttare. La RAI quindi è solo la cassa di risonanza per amplificare 10, 100, 1000 volte gli echi delle spallate e degli strappi all’interno della maggioranza al solo fine di precostituire posizioni più favorevoli per l’immediato futuro.
La RAI, stoppata da una politica inetta ed incapace, rimane forte e presente grazie all’abnegazione ed alla professionalità dei lavoratori che garantiscono comunque il mantenimento del servizio pubblico e, perché no, anche i livelli occupazionali. Sta, quindi alle forze sane del paese sostenere gli sforzi dei lavoratori e garantire il mantenimento del servizio pubblico radiotelevisivo e quindi la democrazia nel Paese.
La Segreteria Nazionale LIBERSIND Conf.SAL, dopo aver denunziato la totale occupazione, della maggioranza, delle poltrone di governo della RAI, invita Governo e maggioranza tutta, a lasciare in pace la RAI affinché possa continuare a svolgere la propria naturale missione al servizio di “tutti” gli italiani.