Leggendo “Libero” di ieri, per lo meno il titolone e l’editoriale che il direttore, Vittorio Feltri, vi ha dedicato, verrebbe da chiedersi: cosa avrebbero fatto se il Popolo delle libertà avesse perso le elezioni? La spocchia con cui il quotidiano milanese parte per la sua crociata contro gli esponenti storici del fu Partito Comunista, sarebbe stata parzialmente giustificata da una sconfitta nella tornata elettorale. Sconfitta che, invece, ha investito il popolo della sinistra, lasciando alle spalle la stagione politica dei patti di non belligeranza e lanciando la politica italiana verso il bipartitismo all’americana. Ieri “Libero” titolava a sette colonne “Com’è umana la sinistra”, con una foto formato gigante della stilista Miuccia Prada, ultima erede dell’impero del nonno Mario, mentre apparentemente utilizza un suo collaboratore come scalino per salire sull’aereo privato direzione Saint Moritz. Il riferimento, in verità piuttosto blando e poco azzeccato, con la sinistra, viene da un’antica militanza della stilista nel Pci, vero motore portante delle campagne anti-Pd del quotidiano di Feltri. Nei sottotitoli, inoltre, si faceva riferimento a presunte colpe di Veltroni per non aver rinnovato abbastanza la nuova creatura, troppo ancorata, secondo le critiche di “Libero” alla nomenklatura dell’antico Pci. Tralasciando la disillusione per l’inizio di una nuova stagione politica che in realtà pare identica alla precedente, la scelta di Feltri si è rivelata piuttosto infelice, provocandogli una sequela di critiche anche aspre. Non si è fatta attendere nemmeno la replica di Miuccia Prada che, in una lettera inviata lo stesso giorno al quotidiano, ha rettificato il significato dell’immagine, spiegando che “non si è trattato di un episodio di servilismo ma di un gioco tra vecchi amici”. Il quotidiano, allora, ha diffuso una nota in cui annunciava la presa d’atto della rettifica che “se vera, cambia la sostanza dei fatti e (“Libero”, ndr) si scusa con gli interessati e con Miuccia Prada per alcune critiche espresse”. Poi, Feltri continua: “le foto sono vere e il mio editoriale contiene considerazioni nelle quali non si dà del ladro a nessuno (solo del “negriero”, ndr) e sulle quali quindi non torno più indietro. Miuccia Prada e i suoi amici danno un’interpretazione dei fatti, del tutto legittima, noi ne diamo un’altra”. Polemica, quindi, parzialmente rientrata. Certo, se queste sono le premesse per una nuova stagione di dialogo tra le parti politiche, si stava meglio quando si stava peggio. (Giuseppe Colucci per NL)