Game over. Con la conversione del 5° mux di Mediaset in tecnologia DVB-T, cala il sipario (anche) in Italia sul DVB-H (acronimo di Digital Video Broadcasting – Handheld).
Lo standard del consorzio europeo DVB per una modalità di radiodiffusione terrestre studiata per trasmettere programmi TV, radio e contenuti multimediali ai dispositivi handheld, come i più comuni smartphone, i palmari e i telefoni cellulari evoluti, si è dimostrato un gigantesco flop. Nel nostro paese i principali player telefonici, TIM, Vodafone e 3 Italia avevano provato a lungo a far decollare il mercato, ma alla fine hanno dovuto cedere all’evidenza: l’utenza tv è divanodipendente. Così nel 2010 è partito il disimpegno di TIM, seguito nel 2011 da quello di Vodafone e di 3 Italia. Il fallimento del DVB-H mostra ancora una volta che non è la tecnologia che forma la richiesta, ma il contrario. Servirà da lezione?