Fiorello (foto) potrebbe non tornare a Viva Radio2 dopo l’estate. Le indiscrezioni lasciano presagire che il programma potrebbe prendersi una lunga pausa. Secondo l’Ansa, Rosario Fiorello desidererebbe dedicarsi, fino alla fine del 2007 al suo tour teatrale e vorrebbe ritornare – in radio o in televisione? – nella primavera del 2008. Il versatile 47enne speaker, conduttore e attore è attualmente impegnato nel suo spettacolo teatrale “Volevo fare il ballerino” e non sembra voler dar spazio a nuove idee mediatiche. Difficile a dirsi? Forse sì. Lo dimostra il pubblico, che tra blogger e popolo della rete, sembra già mal digerire la notizia e spera che l’artista siciliano ci ripensi al più presto. Al momento, dopo aver abbandonato l’idea di presentarsi alla nuova edizione del Festival di Sanremo, una delle ipotesi più plausibili e più affascinanti, è la possibilità di un nuovo grande show che riunisca la televisione e la radio: due mezzi che Fiorello conosce e padroneggia in maniera impeccabile, sul modello di “Stasera Pago Io”. Con le sue recenti e misuratissime apparizioni (tra cui i divertenti spot televisivi con Mike Bongiorno), Fiore ha dimostrato di essere uno dei pochi ancora in grado di far sorprese in termini di ascolti. Geniale, arguto e simpatico, Rosario Fiorello è uno dei più “giovani” prodotti della nostra televisione, in termini di intrattenimento e varietà. Non si può di certo negare il suo talento: può non far ridere, può offrire una comicità non consona alla nostra indole, ma è difficile che si trovi per strada una persona che esplichi un “odio mediatico” nei suoi confronti, come invece accade per tanti altri personaggi televisivi. Il presentatore di Viva Radio 2 aveva già salutato il pubblico lo scorso giugno, ma alla domanda di Mike Bongiorno “ma poi come mangi?” aveva risposto divertito: “allora Viva Radio 2 continua!”. Che sia solo una burla o meglio ancora, una trovata mediatica per tenere migliaia di fan italiani sulle spine? Lo speriamo per Radiodue, che grazie a Fiorello ha risalito la china degli ascolti e per il suo nutrito pubblico. (M.M.)