Numerose le novità che ribollono nel calderone della Legge di Stabilità 2016, definizione "rinnovata" della classica Manovra Finanziaria (quella 2016 è l’ultima, dal 2017 diverrà parte integrante della Legge di Bilancio).
Approvata dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 15 Ottobre (con successiva firma del Presidente della Repubblica), la manovra (che ammonta a 26,5 mld di euro, con un possibile aumento fino a 29,5 mld in base all’accoglimento o meno della richiesta, avanzata dall’Italia all’Ue, di utilizzare uno 0.2% di spazio di patto in più per la “clausola migranti”) contempla misure che puntano su pensioni, IMU-TASI, sgravi IRAP agricola, taglio IRES, rinnovo delle assunzioni agevolate a tempo indeterminato, innalzamento del tetto per l’uso del contante, sconti fiscali legati al salario di produttività. Il Governo ha annunciato investimenti anche nel settore beni culturali e turismo: secondo il MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), il Ministro Dario Franceschini (foto) ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato i principali elementi di innovazione, portando all’attenzione anche le cifre necessarie ad attuare i progetti enumerati: si parla di: “150 mln di euro nel 2016, 170 mln di euro nel 2017, 165 mln di euro dal 2018. Il bilancio del Mibact aumenta dell’8% nel 2016 e del 10% nel 2017”. A detta del Ministro Franceschini “la legge di stabilità contiene interventi straordinari e di grande portata per la cultura e il turismo. Si torna a investire e assumere e lo si fa adottando una misura che, in deroga alla normativa vigente, autorizza un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 500 professionisti del patrimonio culturale. Una scelta di cui siamo orgogliosi e che conferma quanto il Governo Renzi abbia definitivamente invertito la tendenza e torni, dopo tanti anni, a credere nella cultura come leva dello sviluppo del Paese investendo su musei, biblioteche, archivi, cinema, spettacolo e valorizzando il ruolo che ogni singolo cittadino può dare alla tutela del patrimonio culturale”. Secondo quanto dichiarato dal Ministro, in sede di conferenza, viene resa permanente l’agevolazione fiscale del 65% per i mecenati della cultura, il cosiddetto Art Bonus (secondo le precedenti disposizioni la misura si sarebbe dovuta ridurre al 50% nel 2016) che “riconosce un credito d’imposta del 65% dell’importo donato per il finanziamento di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; per il sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, fondazioni lirico sinfoniche, teatri di tradizione; nonché per la realizzazione, il restauro e il potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo”. Tutti i numeri dell’Art Bonus saranno presentati il 22 ottobre a Roma. Il Ministro si è poi soffermato sul credito di imposta per l’audiovisivo: “Vengono rafforzati i Tax credit a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo migliorandone le procedure di applicazione e potenziandone le risorse a disposizione. I fondi per i Tax Credit sono aumentati di 25 milioni di euro – si passa dai 115 milioni di euro del 2015 ai 140 milioni di euro nel 2016 con un incremento di +21%. Grazie a questo intervento si rafforza un meccanismo fiscale che sta generando un enorme aumento delle produzioni internazionali in Italia”. (S.F. per NL)