Lo scriviamo con le dita incrociate: forse il punto più basso della crisi economica è stato toccato. I segnali di un’inversione di tendenza nella raccolta pubblicitaria si stanno infatti moltiplicando.
Dopo il tonfo del primo trimestre dell’anno, avevamo costantemente allineato i timidi, ma sempre più marcati, indicatori di una ripresa, se non alla porta, almeno prossima al cancello di casa. Una ricrescita lenta, probabilmente irta di stop & go (almeno nella sua fase iniziale), ma pur sempre un risveglio dell’economia. L’ultimo indizio coerente con il trend di riavvio dei mercati viene da Mediaset, che ha annunciato nei giorni scorsi che il luglio 2013 potrebbe essere il primo mese con ricavi pubblicitari in crescita, dopo 22 mesi consecutivi di confronto negativo con il mese omologo dell’anno precedente. Di tre punti percentuali. Cioè poca cosa, soprattutto di fronte a percentuali di riduzione che negli ultimi mesi oscillavano tra il 15 ed il 25%, ma pur sempre un numero preceduto dal segno +. Che basta ad iniettarci un ottimismo a cui non eravamo più abituati.