«L’avvio delle procedure di rottamazione delle frequenze interferenti con gli stati esteri confinanti è in notevole ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge. Ci auguriamo che ciò non dipenda anche da un ripensamento dei criteri di pianificazione delle frequenze da parte di Agcom».
L’affermazione è del presidente dell’Associazione tv locali di Confindustria, Maurizio Giunco e ben rende l’idea dello stato catatonico in cui si dibatte il comparto delle tv locali. Va bene essere al totale sbando, intontiti dagli schiaffi presi da destra a sinistra e viceversa, ma vien da chiedersi: alle consultazioni disposte dall’Agcom sull’argomento, chi c’era? Il figlio del prete? D’altra parte, anche Fantozzi, a un certo punto, “ebbe un leggerissimo sospetto” e “In pratica, s’incazzò come una bestia!!!”