Palazzo Chigi newsletter anno VIII n. 40
Tra le “cento buone notizie”, la manovra mira a riqualificare la spesa pubblica, con interventi di razionalizzazione quantificabili in circa 4,5 miliardi di euro. Prosegue l’azione di risanamento avviata con la Finanziaria 2006. È introdotto uno sconto ICI sulla prima casa; introdotta una detrazione annua di 300 euro per redditi fino a 15.500 euro e di 150 per redditi pari a circa 31.000 euro. La manovra dispone incentivi per i giovani che vanno a vivere in affitto; dispone anche detrazioni per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico e, per aumentare qualità e quantità dei servizi di trasporto pubblico locale, introduce una detrazione per l’acquisto di abbonamenti fino a 250 euro annui.
Piccoli imprenditori possono scegliere di aderire ad un regime semplificato. L’aliquota dell’imposta sulle società di capitale scende, l’IRAP si riduce e l’IRES è tagliata sugli utili reinvestiti in azienda. Cala l’imposta di bollo per atti presentati all’ufficio del registro per via telematica. La Finanziaria prevede anche 3 miliardi in più per l’ammodernamento delle strutture sanitarie, e stanzia 100,623 miliardi per i livelli essenziali di assistenza. Assicura fondi alle Regioni per il vaccino contro il cancro dell’utero delle giovanissime; stanzia cento milioni di euro per risarcire i danni da trasfusione; incrementa il fondo per i non autosufficienti; garantisce più qualità e controllo nella spesa farmaceutica; prevede che i dirigenti sanitari con contratti o incarichi precari possano far valere come titolo gli anni di servizio prestati, e nuove misure per consentire alle associazioni di volontariato di acquisire gratuitamente farmaci prescritti e non utilizzati. Assegna 400 milioni in più ad Università e Ricerca, premiando le più efficienti. Col taglio del 10% dei rimborsi ai partiti politici prevede di finanziare la messa in sicurezza degli edifici sull’intero territorio nazionale. Mette a disposizione 100 milioni di euro per il funzionamento delle scuole. Prevede 150 milioni di euro per il sostegno alle famiglie contro il “caro scuola”. Assegna incentivi per l’aggiornamento degli insegnanti (anche dei supplenti annuali). Incrementa nelle scuole, da 48.000 a 65.000, i posti dell’organico di diritto, ed assegna 17 mila nuovi posti di ruolo per gli insegnanti di sostegno.