Ci siamo. La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha fissato i nuovi paletti per il futuro della tv via etere che entrerà a regime entro il 2022. Ritmi serratissimi, ancorché leggermente posticipati rispetto alle previsioni della L. 205/2017 (legge di Bilancio 2018): entro il 30/03/2019 il Mise avvierà le procedure per l’assegnazione agli operatori di rete (affinché questi li mettano a disposizione di fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale) dei diritti d’uso dei canali T2 per singole aree tecniche (almeno un canale UHF in grado di servire il 90% della popolazione dell’Area tecnica). Procedure che si dovranno concludere entro il 30/10/2019.
Sempre entro il 30/03/2019 il Ministero dello sviluppo economico avvierà le procedure per la formazione di una graduatoria dei fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale per ciascuna delle aree tecniche individuate, mentre al 30/10/2019 è fissato il termine delle procedure di assegnazione della capacità trasmissiva da parte degli operatori di rete ai fornitori di servizi media audiovisivi in ambito locale.
In conseguenza di quanto sopra, si stanno già organizzando le alleanze per la costituzione di nuovi soggetti per concorrere al ruolo ristretto di operatori di reti nelle singole aree tecniche. Insomma, il 2019 sarà un anno decisivo per il comparto tv italiano.