(ADUC.it) – Con una lettera pubblicata oggi su Milano Finanza Guido Stazi, capo di gabinetto dell’Agcom, risponde alle critiche avanzate da Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb, sulle pagine dello stesso giornale lo scorso 3 gennaio. ‘Il via libera all’incumbent – aveva affermato il numero uno di Fastweb – e’ arrivato in soli trenta giorni, mentre per decidere su misure asimmetriche tariffarie di poche decine di milioni di euro a favore degli operatori alternativi sono stati necessari due anni’. A giudizio di Stazi le parole di Parisi non rispecchiano i fatti: ‘Negli ultimi tre anni, da quando cioe’ l’Agcom e’ presieduta da Corrado Calabro’, la quota di mercato di Telecom Italia e’ scesa dal 94% al 82%, di oltre 10 punti percentuali. Inoltre, l’Autorita’ ha definito una manovra pro-concorrenziale sulle tariffe di terminazione fissa che stabilisce una spiccata asimetria a favore degli operatori alternativi’. Stazi ha ricordato che si tratta della piu’ alta asimmetria decisa dai regolatori europei a favore degli Olo: ‘Non si tratta di pochi spiccioli, come afferma Parisi, ma di una misura che, da quando e’ stata introdotta, ha registrato un differenziale a favore degli operatori alternativi di alcune centinaia di milioni di euro. Ed e’ stato proprio Fastweb uno dei maggiori beneficiari del regime regolamentare introdotto dall’Agcom.
Sorprende quindi che su tutto cio’ ci sia una totale perdita di memoria’. Stazi ha infine ricordato che nel 2008 la redditivita’ degli operatori alternativi italiani e’ incrementata notevolmente, con punte che hanno raggiunto il 60%.