Franco Abruzzo.it
Roma, 29 settembre 2008. Nuovo sciopero a distanza di pochi giorni a La7. Il comitato di redazione dell’emittente ha proclamato da stasera alle 20 l’astensione dalle prestazioni audio video «per protestare contro il metodo inaccettabile dell’azienda – spiega un componente del cdr – che, alla lettera di formalizzazione dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo, ha allegato uno schema che indica, redazione per redazione, le qualifiche in esubero e perciò contiene di fatto i nomi e cognomi dei 25 colleghi da mandare a casa». Il cdr sottolinea anche che «i documenti sono firmati dall’amministratore delegato Giovanni Stella e, in calce, dal direttore delle news Antonello Piroso». Inoltre la lettera dell’azienda, che è stata distribuita a tutta la redazione, «non contempla alcun ricorso a strumenti alternativi, come la cassa integrazione, i contratti di solidarietà, l’applicabilità della legge 416 e altre forme di riduzione dell’orario lavoro», come il part time. «È un segnale chiarissimo – commenta il cdr – della mancanza di volontà di aprire un confronto». (ANSA).
GIORNALISTI: CNU, PREOCCUPAZIONE PER LA7 E TAGLI EDITORIA
Roma, 29 settembre 2008. Preoccupazione del Consiglio nazionale degli utenti (Cnu), organismo dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, per i licenziamenti annunciati a La7 e per i tagli ai contributi per l’editoria. Per il consigliere del Cnu Piergiorgio Liverani, già direttore di Avvenire, «è allarmante che si voglia ridurre in maniera così drastica il personale giornalistico di quella tv che per anni è stata indicata come il terzo polo, una rete che per anni ha fatto una tv da tutti riconosciuta di qualità. In Italia gli utenti vogliono più informazione, non meno. Alla situazione de La 7 si aggiungono i tagli all’editoria, annunciati dal governo, che rischiano di limitare in modo sensibile – conclude Liverani – la libertà d’informazione». (ANSA).
STELLA: NECESSARIO FORTE RIDIMENSIONAMENTO PERDITE
Roma, 29 settembre 2008. «Ogni mattina apriamo bottega e perdiamo mezzo milione di euro. Le azioni di forte ridimensionamento delle perdite gestionali sono necessarie. Telecom Italia Media è una società quotata in Borsa e gli amministratori devono ottenere risultati in linea con le esigenze del mercato»: lo ha detto Giovanni Stella, a.d. di Telecom Italia Media, che controlla anche La7, alla presentazione della nuova stagione di Exit, il programma della rete condotto da Ilaria D’Amico, che riparte mercoledì 1 ottobre in prima serata. Stella ha precisato che gli interventi previsti «non cambiano la caratteristica della rete, che è quella di essere fuori dal coro». E ha sottolineato che «i giornalisti sono una parte importante dell’azienda e devono anche loro partecipare all’azione di risanamento». Le linee guida del piano di risanamento, anticipate dallo stesso Stella nei giorni scorsi, prevedono oltre a 25 esuberi e al blocco dei contratti a termine nel settore giornalistico, la soppressione del settore telecineoperatori, l’accorpamento di alcune redazioni (la cronaca con gli spettacoli, il servizio politico con quello economico) e la ristrutturazione del settore multimedia con la distribuzione delle attività su tutto il corpo giornalistico. (ANSA)