Le aziende scoprono sempre più la web tv, una televisione interamente fruibile via internet che permette loro di incrementare in modo esponenziale le esigenze di comunicazione e formazione. Diverse piccole realtà, anche in ambito politico come SherpaTv, si impongono oggi all’attenzione degli addetti ai lavori e delle aziende che ne hanno subito captato il valore commerciale. Il mercato è in continua evoluzione e molte tv devono ancora focalizzare i propri obiettivi verso il pubblico e le imprese: per queste ultime rappresentano uno strumento di marketing, mentre per il pubblico un laboratorio di idee che si nutre di interattività e contenuti creati dagli utenti.
Il presente della web tv corre su due binari paralleli: da un lato si coltivano nicchie tematiche che vanno a colmare il vuoto della tv generalista a costi bassissimi (è il caso di “Messinawebtv”, il canale free che racconta ogni evento che accade nel capoluogo siciliano, consentendo alla comunità di messinesi nel mondo di essere raggiunta dalle notizie della loro città di origine). Dall’altro, le tv hanno un target aziendale e si rivolgono all’industria, alle istituzioni, al mondo della ricerca. “Ambiente tv”, canale interamente dedicato alla salvaguardia dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile con clienti quali Eni, Telecom e Cnr, produce contenuti multimediali per Internet, servizi informativi e workshop on line: vanta 200 mila contatti al mese. La rete, con la sua velocità, azzera i costi e quindi, cambiando target e rivolgendosi a contesti non aziendali, la qualità dei contenuti e del video assume maggiore libertà organizzativa ed interattività, proprie dell’utenza privata. E’ il caso di N3Tv, che si definisce emittente generalista, costruita attorno ai videoblogger. Cartina di tornasole dell’economia di diffusione del prodotto e dei contenuti è la piattaforma open source, che permette la diffusione a costo zero di live show settimanali. Essa rappresenta anche l’altra faccia della web tv, fatta di sperimentazione, di competenze nuove, di talento, in attesa del boom. (Paolo Masneri per NL)